Economia europea in ordine sparso

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Come è messa l’economia europea? Francia peggio dell’Italia ma spread a sfavore. Il pregiudizio verso l’Italia

Parliamo di una situazione molto migliorata rispetto solo a un paio di mesi fa vale a dire il rendimento dei titoli di Stato italiani che era cresciuto a livelli preoccupanti per il nostro tesoro.

Poi gradualmente con pazienza trovato l’accordo Governo UE e grazie anche alle parole di copertura di Draghi lo spread è rientrato.

Eppure l’Italia resta al centro del mirino della speculazione.

Ancora venerdì scorso sui dati macroeconomici in chiaro affanno l’attacco a Borsa di Milano e BTP è partito rapido e fulmineo.

Ora sta rientrando il tutto…

Economia europea e valutazione del rischio Paese misteriosa

Quello che rimane incomprensibile è sulla scorta di quali astrusi ragionamenti l’Italia debba essere sempre considerata il fanalino di coda.

Come mai si parli di recessione solo dell’Italia?

Perché vengano messi sotto pressione solo i BTP italiani?

Eppure i dati macroeconomici di ieri ci confermano una realtà bene diversa: l’Italia NON è più il fanalino di coda in Europa e tanto meno tra le nazioni più importanti.

C’è chi sta molto peggio.

Vediamoli in tabella.

Dati macroeconomici di giornata per l’economia europea

    Indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi spagnolo (Gen) 54,7 53,1 54,0
    Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi italiano (Gen) 49,7 50,0 50,5
    Indice dei direttori agli acquisti del settore terziario francese (Gen) 47,8 47,5 47,5
    Indice dei direttori degli acquisti del settore servizi tedeschi (Gen) 53,0 53,1 53,1

 A parte la Spagna che vola a 54.7 e batte anche le attese risulta apprezzabile in valore assoluto il 53 della Germania pur posizionandosi sotto il consensus.

Poi con onestà intellettuale bisogna chiedersi chi sta peggio tra l’Italia che segna un 49,7 rosso perché sotto le attese a 50 oppure fa peggio la Francia con 47.8 versus 47.5 atteso?

L’Italia del governo bicolor sotto attacco continuo da tutti i media ed anche talvolta dal suo interno viene vessata e i nostri BTP stressati alla prima occasione.

Economia europea: eppure la quota 50 salva recessione è ancora vicina, recuperabile…

La Francia del servile Macron, vilipeso in patria ma riverito ai vertici UE tanto da realizzare un anomalo e sgradevole meeting a due con la Germania vede i suoi titoli continuamente tutelati.

Eppure 47,8 è dato pesantemente recessivo! E siamo ben alla quarta rilevazione sotto la fatidica quota 50!

Qualcuno potrebbe tirare in ballo la solita storia del debito pubblico pregresso…
falsa questione: primo perché la tutela assicurata dalla BCE e riconfermata pochi giorni fa ha già mostrato di funzionare come anti collasso.

Secondo perché a forza di deroghe deficit PIL anche il debito pubblico francese sta lievitando non male.

Vuoi vedere che anche in economia sta avanzando la sottocultura per cui si sceglie in base a simpatie e a chi si vende meglio?
Ci si sta indirizzando “per caso” verso criteri soggettivi e non in base a numeri e logiche razionali che invece dovrebbero essere implicitamente obbligate almeno in ambito economico?