Il settore privato nella zona euro ancora in calo. Eppure i mercati alla fine della mattinata confermano un trend positivo.
Piazza Affari
Un primo segnale si ha proprio da Piazza Affari. Il Ftse Mib, infatti, è stato fotografato alle 12.20 a + 1,16% (19.826 punti). Lo spread tra Bund e Btp è arrivato a 254 punti con un rendimento che sul decennale italiano è di 2,74%.
I protagonisti dei mercati
Tra i protagonisti dell’indice italiano impossibile non citare, oggi, Tim. Infatti si rafforzano le voci di una possibile collaborazione tra l’ex monopolista di stato e Open Fiber per la nascita di una rete unica. Il prossimo step si vedrà direttamente oggi pomeriggio quando le parti in causa si incontreranno per testare il terreno. Gli attori coinvolti saranno quindi, oltre Tim, anche Enel e Cassa Depositi e Prestiti. Intanto è anche la settimana dei bancari con i primi conti in arrivo da Intesa Sanpaolo. Nel mirino degli osservatori anche Unipol e Bper, sempre più vicine all’integrazione.
Il resto d’Europa
Il resto del Vecchio Continente è sullo stesso trend. Parigi con il Cac 40 arrivava a 0,96% mentre il Dax di Francoforte si avvicinava all’indice milanese con 1,14%. In tutto questo Londra con il Ftse 100 primeggiava con il suo 1,43%. Sul fronte del cambio euro dollaro non sembrano aver avuto grandi conseguenze
PMI in calo
PMI, si diceva. Ebbene il dato pubblicato ha confermato il livello più basso da luglio del 2013. Il report di IHS Markit nato dalle risposte dei direttori acquisti su quanto fatto a gennaio è chiaro. L’indice Pmi composito ha visto un risultato di 51 contro i 51,1 di dicembre. Un risultato che, comunque, resta più alto rispetto alla lettura preliminare di 50,7. Le cose non vanno meglio per l’indice relativo al settore dei servizi. In questo caso si tratta di una stagnazione a 51,2. Anche per questa voce il dato finale è pur sempre meglio della lettura preliminare a 50,8.
Il paradosso dei mercati
Ma il paradosso del rialzo di oggi diventa ancora più evidente se si guardano le dichiarazioni degli economisti di di IHS Markit, l’istituto che ha elaborato il report. Infatti stando a quanto confermato, il Pmi del manifatturiero indica l’arrivo di uno stato di recessione. Il tutto “mentre la crescita dei servizi sta registrando attualmente i valori più bassi degli ultimi quattro anni”. A questo si aggiunga il crollo della domanda interna e un settore lavoro che vede il livello di assunzioni più basso degli ultimi 24 mesi.
I livelli dei mercati da monitorare fino alla chiusura odierna (livelli settimanali da monitorare)
Quali supporti e resistenze monitorare nelle prossime ore?
Tendenza rialzista
Il movimento in corso verrà archiviato al verificarsi dei seguenti movimenti:
Dax Future da chiusure orarie inferiori ai 11.165
Ftse Mib Future da chiusure orarie inferiori ai 19.545
Eurostoxx Future da chiusure orarie inferiori ai 3.157
Tendenza ribassista intraday
Il movimento in corso verrà archiviato al verificarsi dei seguenti movimenti:
Bund Future da chiusure orarie superiori ai 165,57.