Il Nasdaq 100 ha chiuso la giornata di contrattazione del 3 gennaio a 6.147,13 -3,04%.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
Nasdaq 100 e i cicli
Come abbiamo visto, analizzando i cicli di Kondratieff, la fase ciclica dovrebbe presentarsi con bassa crescita o decrescita economica, e tassi a breve in aumento.
A quanto pare, diversi elementi paiono rafforzare tale view.
L’inflazione, in particolare quella finanziaria, pare aver rialzato la testa.
Negli USA la curva dei rendimenti, infatti, a seguito dei rialzi sulla parte più a breve, ha peraltro esteso la propria inclinazione negativa dal precedente tratto 2 anni /5 anni al tratto da 1 mese ai 5 anni.
Possiamo ben dire, quindi, che la curva statunitense è ormai ribassista per circa 2/3 della sua estensione.
Curva dei redimenti e mercati
Nel dibattito, qualche tempo fa, sugli effetti di questa inclinazione, taluni osservatori ne sminuivano l’importanza, ma avevo avvisato che in una situazione del genere, era possibile che all’improvviso uscissero dati ampiamente negativi, come una improvvisa tempesta in una giornata prima in pieno sole, ed è quel che si sta verificando.
Quando un’economia rallenta significativamente, o entra in recessione, non lo fa, solitamente, inviando dati uniformi, ma confondendo le acque, per così dire, tramite elementi contraddittori, alcuni anche migliorativi della situazione esistente.
Ecco, però, che nell’ambito di questi dati ne esce qualcuno che potrebbe sorprendere, come quelli della Apple, e le giornate da panico, se non colpiscono un intero indice, possono colpire alcuni titoli o settori specifici.
Indici di Borsa, Nasdaq 100 e forza relativa
Come qualcuno ricorderà, uno dei principali segnalatori di questo nuovo paradigma dell’attuale fase economica, è la forza relativa.
Anche perché il primo segnale da non sottovalutare è quello grafico degli indici di borsa.
Non deve infatti stupire un ribasso, pur in presenza di dati attuali in parte ancora espansivi.
Le borse non rispecchiano il dato dell’economia attuale, ma quello dell’economia futura.
Infatti l’accelerazione ribassista di ieri, condizionata dal tonfo di Apple, in parte altro non è che una proiezione di scenari futuri, ed in parte espressione di dati di un’azienda che sta entrando pienamente nelle caratteristiche della nuova fase economica.
Peraltro il tonfo di ieri sta confermando un particolare pattern di Magic box, di lungo termine, che consente proiezioni per un ribasso che potrebbe proseguire anche verso il 2020.
Proiezioni sul Nasdaq 100 con il metodo Magic box
Alcune analisi su altri indici USA già sono state formulate in precedenti articoli.
Di seguito analizziamo, quindi, le proiezioni sull’indice Nasdaq 100, basate sul seguente grafico:
Un primo fondamentale target si trova in area 4.580 e potrebbe essere raggiunto entro uno dei due prossimi setup, di marzo e settembre 2019.
Probabile prosecuzione, in caso di cedimento di tale livello, verso il target in area 3.000 entro il fondamentale setup di aprile 2020.
Peraltro tali proiezioni sono in linea con la durata statistica degli altri ribassi di lungo termine sugli indici USA.
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