Disoccupazione ai minimi: Fed alzerà i tassi?

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Disoccupazione ai minimi : Trump gradisce?

In questo conto alle rovescia verso l’importantissimo meeting della FED pre-natalizio,  ancora una volta i dati macroeconomici sorridono alla FED.

Sì, perché le richiese iniziali di disoccupazione scendono di nuovo a un nuovo minimo record dopo qualche accenno di risalita nelle scorse settimane.

Tabella dati macroeconomici USA

    Richieste di disoccupazione continua 1.661K 1.650K 1.636K
    Indice dei prezzi all’esportazione (Mensile) (Nov) -0,9% -0,1% 0,5%
    Indice dei prezzi all’importazione (Mensile) (Nov) -1,6% -1,0% 0,5%
    Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione 206K 226K 233K

Il leggerissimo incremento delle richieste di disoccupazione continua non basta per offuscare il nuovo dato record raggiunto a 206K dalle . Come vediamo nella seconda tabella ferma alla scorsa settimana e che ora dovrà aggiornarsi con questo ennesimo dato straordinario:

 

Disoccupazione ai minimi uguale a FED aggressiva sui tassi?

Trump dovrebbe essere  contento di tutto ciò, visto che le sue politiche espansive, specie a livello fiscale e di investimenti pubblici, hanno sicuramente un ruolo in questa crescita dell’economia americana.

Peraltro i Presidenti USA sono condannati a seguire e tenere d’occhio ai sondaggi di gradimento, specie quando, come Trump, puntano alla rielezione…

E si sa quanto le borse incidano sugli umori di una larga fetta dell’elettorato americano…Borse che certo non amano le strette monetarie…

Elettorato che, giusto o non giusto, considera Wall Street e l’andamento degli indici di borsa il vero barometro con cui misurare l’operato della Casa Bianca.

Dall’altra parte la FED ha ormai pochissimi potenziali ostacoli di qui al meeting del 19/20 dicembre in cui a questo punto certamente(diciamo al 95%) alzerà i tassi.

Riunione nella quale Powell e il suo desk potranno probabilmente permettersi anche di anticipare i tempi degli ulteriori rialzi previsti per il 2019.

Anche degli indici sui prezzi una spinta alla FED

Il momento magico dell’economia USA è ulteriormente avvalorato dall’andamento degli indici dei prezzi che sia alle importazioni che alle esportazioni fanno molto meglio del previsto.

Ulteriore benzina per accendere il fuoco del rialzo dei tassi imminente.

Ma alle borse piacerà?