Wall Street ad una prova importante

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Si respira aria di ottimismo a Wall Street dove i futures degli indici a stelle e strisce sono in rialzo. Alle 14.15 (ora italiana) infatti, l’S&P500 arrivava a +0,87%, il Dow Jones a 0,9% e il Nasdaq superava quota 1,15%.

L’ottimismo torna negli Usa?

Continua, dunque, la ripresa dall’altra parte dell’oceano dopo i risultati positivi intravisti anche ieri. La settimana si apriva positiva, infatti, con il Dow Jones e l’S&P500 rispettivamente a +0,14% e 0,18%, mentre il Nasdaq Composite arrivava a 0,74%. Per quanto riguarda i dati macro, per oggi è prevista la pubblicazione dei dati dell’indice Redbook riguardante le vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane. Sarà poi la volta dei prezzi alla produzione di novembre.

Dollaro debole

Continuano le indiscrezioni che vorrebbero la Federal Reserve indirizzata verso una pausa sul fronte dei rialzi previsti sui tassi di interesse. Se prima si pensava al 2019 come banco di prova per un atteggiamento da colomba, adesso c’è chi non esclude una sorpresa dell’ultima ora alla prossima riunione prevista per il 18-19 dicembre. Un trend che viene confermato anche dai dati macro non esaltanti visti ultimamente. Tradotto in numeri: EUR/USD a 1,14. Buone notizie, invece, sul fronte del petrolio: Brent a +1% con una quotazione di 60,6 dollari e Wti a +1,3% pari a 51,67 dollari al barile.

A Wall Street Festeggia anche il petrolio

A dare la spinta la notizia in arrivo dalla Russia: Mosca conferma la riduzione della produzione concordata in seno all’ultima riunione di Vienna dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC). Anche in questo caso sono i numeri a parlare: un range tra 50.000-60.000 barili al giorno in meno nel mese di gennaio secondo quanto dichiarato dal ministro russo dell’energia Alexander Novak. In totale il taglio operato dall’Opec e dai membri esterni dovrebbe così arrivare a di 1,2 milioni di barili al giorno a partire dall’inizio del 2019. Sullo sfondo resta il caso Huawei e l’arresto della sua direttrice finanziaria Meng Wanzhou.

Le ultime sul caso Huawei

La Cina ne ha chiesto l’immediata scarcerazione ma il giudice di Vancouver, dove attualmente la dirigente si trova detenuta, non è riuscito a decidere sul da farsi. Il problema è individuare chi potrà essere responsabile della 46enne dopo il suo eventuale rilascio su  cauzione nel frattempo che l’eventuale estradizione possa essere attuata. Ma anche questa opzione offre delle incertezze dal momento che i tempi tecnici potrebbero essere molto lunghi.

L’accusa che pende sul cfo è quella di aver violato le sanzioni Usa legate all’Iran e di aver mentito sulla reale attività di un istituto di credito (Skycom) che invece era usato come strumento per le transazioni con Teheran.

Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street

Il trend è ribassista e quindi si continuano a presupporre ulteriori ribassi ma ieri con un iniziale forte ribasso siamo andati a lambire le aree di minimo settimanale proiettate. Da quel livello è partito un vigoroso  rimbalzo.

Cosa ci attende da ora in poi?

Il segnale di ieri è un pullback o l’inizio di un’inversione di tendenza?

In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani

In blu il grafico reale alla chiusura del 7 dicembre

Tendenza e proiezioni per la settimana di Wall Street del 10 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Ribasso  25.000/24.455 23.256/23.610 26.000
Nasdaq C. Ribasso  7.080/7.215 6.599/6.700 7.490
S&P 500 Ribasso 2.801/2.845 2.698/2.730 2.803

Tendenza e proiezioni indici di Wall Street per il 11 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Rialzo  – 23.878
Nasdaq C. Rialzo   –  – 6.876
S&P 500 Rialzo  – 2.582

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