Borse in discesa con dati buoni

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Borse USA e non solo KO anche con dati economici buoni


Anche gli indici americani sono ormai in vista di supporti decisivi per la tenuta o l’approfondimento del ribasso.

Se in Europa una serie di dati contrastati può facilmente spiegare l’andamento sofferente dei listini azionari, in America un fortissimo trend economico è ancora evidenziato dai dati macroeconomici pubblicati ogni giorno. Eppure anche le borse USA stanno soffrendo come non capitava da tempo.

E’ sempre più chiaro come il driver decisivo dell’equity sia la politica monetaria che supera ogni altra considerazione.

L’avvio del secondo ciclo di rialzo dei tassi da parte della Fed ha completamente mutato l’umore degli operatori fondamentalmente per due motivi:

1 i tassi di interesse dei bond USA ma non solo hanno ripreso ad essere attrattivi e, essendo dai più considerati privi di rischio in conto capitale, stanno effettuando un forte effetto calamita sui grandi gestori di portafoglio che da anni ormai smaniavano per avere una base di reddito fisso, come ai vecchi tempi, in pianta ai propri portafogli; e sono miliardi che piano piano escono dal mercato azionario;

2 il fatto che la FED intraprenda con decisione e programmazione la strada dei rialzi dei tassi di interesse è un comunicato indiretto ai mercati del fatto che si è in prossimità del picco del ciclo economico e che è urgente ridotare la strumentazione di bordo della banca Centrale del timone dei tassi di interesse da poter poi ritagliare nelle successive fasi di storno economico.
Tradotto per gli operatori: scordatevi ulteriori incrementi dei dividendi azionari, da qui in avanti la maggior parte delle aziende USA farà fatica a confermarsi su questi livelli.

Sarà forse un caso ma proprio il colosso Apple pare volere essere il primo portatore di questo virus di minore redditività e di conseguenza di difficoltà nel mantenere lo stesso trend di crescita dei dividendi.

Apple è stata ritarata e limitata negli indici di borsa USA per evitare che la mostruosa capitalizzazione di borsa raggiunta fosse il vero motore dei trend sia al rialzo che al ribasso.

Resta evidente però che se l’esempio di Apple dovesse essere replicato anche da alcuni altri grossi player del Dow Jones e dello S&P500 lo scenario di discesa dei prezzi potrebbe conoscere quel sell-off che manca da tempo e nel quale i prezzi non fanno che scendere per alcune settimane senza ripensamenti di sorta.

Se dovesse accadere la FED, che ha già dichiarato di non preoccuparsi di borse poco distanti da importanti massimi storici, dovrà subire le fortissime pressioni di Trump che spingerà per un immediato abbandono della politica di rialzo dei tassi se non addirittura per immediati nuovi tagli dei saggi.

La partita è aperta…

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