Italia nel caos. Manovra al vaglio UE

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Italia nel caos. Manovra ancora al vaglio UE ma si discute anche di altro, persino della fattura elettronica: s’ ha da fare o no?

Frattanto Piazza Affari ed il Ftse Mib Future chiudono l’ennesima giornata in rosso ed ora le cose si mettono davvero male!

La rinuncia alla sovranità o almeno buona parte di essa sta pesantemente facendo sentire i suoi effetti sulla conduzione dell’Italia.

Ogni giorno scatta il tiramolla con decisioni che sembrano prese e poi sotto le pressioni di soggetti vari, commissione europea in primis, vengono messe in discussione rielaborate e ridiscusse.

Senza dare torti e ragioni, senza appartenenze o schieramenti ci limitiamo a notare che  la politica espansiva sul lato pubblico ha trovato riscontri molto positivi in quanto sta accadendo negli Stati Uniti e tutto sommato anche nella sopravvivenza ormai trentennale del Giappone a simili impalcature pubbliche di sostegno.
Pare che l’Italia, ormai chiaramente sotto un giogo chiamato UE, questo tipo di strategia non possa adottarla. Anzi, un nuovo governo deve fare i conti col debito accumulato dai precedenti esecutivi senza nemmeno poter innaffiare la ripresa con le proprie idee e programmi anche di breve termine.

Staremo a vedere come andrà a finire questa manovra ma certo è che questo stato di incertezza che la stessa Unione Europea provoca è l’ultima cosa di cui l’Italia avrebbe bisogno.

E poi chiedo e ridomando ma se siamo così malmessi e bisognosi di rientrare dal nostro debito perché mai dovremmo e dobbiamo continuare ad essere uno dei principali contributori attivi dell’ UE?

Per dare i mezzi ai paesi dell’est di acquistare prodotti tedeschi?

Geniale come programma peccato che stia portando l’Italia a una nuova drammatica crisi…Viene spontaneo domandarsi se è poi quello che proprio vogliono a Bruxelles…

Certo , poi, il nostro governo sta facendo poco per essere coeso e determinato su altri fronti che magari sono meno importanti ma che potrebbero, se affrontati con compattezza, dare un ‘idea migliore del nuovo esecutivo: dalla questione dei rifiuti alla fattura elettronica si susseguono temi ove esponenti primari del governo o di enti più o meno interessati e preposti sparano pareri uno al contrario dell’altro e senza tregua.

Sulla fattura elettronica poi siamo all’apice: il garante della Privacy l’ha praticamente bocciata in toto. Proprio mentre le aziende stanno spendendo soldi e tempo in quantità sul tema della privacy si vuole per caso contraddirne il garante?

La battaglia è serrata visto che si stimano circa due miliardi di mancate entrate in caso di rinvio. D’altro canto anche Alberto Bagnai Presidente della Commissione Finanze del Senato ha definito auspicabile una riflessione più profonda ingenerando forti dubbi sul fatto che il governo e la Lega in particolare voglia portare in fondo questa innovazione visto che il garante ha ben specificato che la compilazione dei dati per la fattura elettronica:”richiede la trasmissione e memorizzazione di una ingente mole di dati non direttamente rilevanti ai fini fiscali, con conseguenze per la tutela della riservatezza, in particolare in merito alle strategie aziendali”.

Un bel caos dunque anche su un tema apparentemente minore come quello della fatture elettronica.

E’ ora di darsi una regolata e se vera maggioranza c’è definire e chiarire passo passo cosa si intende fare , cosa si concretizza ed in che tempi.
All’Italia questo serve, specie se si vogliono “ignorare” tematiche quali lo spread e gli assalti della finanza speculativa.

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