Francia e Italia: differenza fra BOT e BTF?

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Francia e Italia cosa genera la differenza tra BOT e BTF? Macron lancia l’SOS alla Germania.

Capire perché i BTF francesi veleggiano a rendimento negativo al contrario dei nostri BOT (sia pure di poco ma comunque positivi e dunque onerosi per lo stato) è impresa ardua:

Asta di BTF francesi con scadenza a 12 mesi -0,566% -0,578%
Asta di BTF francesi con scadenza a 3 mesi -0,673% -0,686%
Asta di BTF francesi con scadenza a 6 mesi -0,652% -0,655%

 

E’ vero che il debito pubblico record è nostro ma è anche vero che la BCE in qualche modo agisce proprio sui fronti critici almeno fino a che si vorrà difendere la sacralità dell’”euro”.
Se poi estendiamo appena il raggio di osservazione noteremo situazioni sociali completamente diverse e in grado di deflagrare nel caos molto più in Francia che non in Italia.

In Italia tutto sommato la  questione sociale è sotto controllo con un governo che, limitandosi ai dati oggettivi dei vari sondaggi di opinione, tanto è disprezzato dai media tanto continua a godere del favore di una maggioranza ampia di italiani.

In Francia invece è esplosa la protesta dei gilet gialli che dal caro carburante si è rapidamente spostata in un attacco generalizzato alla politica di Macron e del suo esecutivo.
Protesta che tra l’altro non pare essersi fermata alla giornata dedicata al corteo che ha portato 300.000 persone sotto l’Eliseo ma che prosegue tuttora con centinaia di feriti per gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

Nulla di paragonabile a una guerra civile ci mancherebbe, ma nemmeno un viatico di sicurezza e stabilità per il paese e il suo debito pubblico. Eppure…vedi sopra…

Macron dal canto suo raccoglie i cocci di una popolarità incredibilmente scesa sotto il 10% e ignora totalmente la protesta.
Anzi, rilancia e si reca in visita a Berlino da Angela Merkel per riproporre una nuova “Sovranità dell’UE” richiesta che denuncia chiaramente lo stato di grave difficoltà della Francia.
Situazione convalidata quando dai consueti, quanto irrisolti o almeno malamente gestiti temi che spaziano dalla costruzione di una Difesa comune a un sistema di asilo e di gestione della migrazione armonizzato ad un mercato commerciale libero e aperto a di un contrasto ai mutamenti climatici, Macron è arrivato a riproporre il bilancio comune europeo.

Tema su cui la stessa Germania rischia di spezzarsi e che ha pochissime probabilità di essere accolto almeno rimanendo gli stati membri la congrega disarmonica attuale.

Tuttavia è chiaro che quando un capo del governo come Macron arriva a fare in un incontro ufficiale richieste ben sapendo che le probabilità di accoglimento sono scarsissime, è perché è chiaro che la sua nazione, la Francia, naviga in acque molto perigliose ed agitate. Eppure… vedi sopra…

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