Intesa Sanpaolo (ISP.IT) ha chiuso la seduta del 31 ottobre a 1,953€ con un ribasso dell’1,96% risultando essere il peggior titolo bancario sul listino principale. Una (quasi) novità vista la forza e la solidità del titolo.
Alla chiusura del 31 ottobre scrivevamo (Intesa Sanpaolo soffre, ma non crolla, leggi articolo) La sofferenza del titolo, però, non intacca la sua forza di fondo.
Per la sesta seduta consecutiva, infatti, le quotazioni si appoggiano al I° obiettivo di prezzo in area 1,9226€ e continuano a resistere nonostante la debolezza dei bancari. Chiaramente questa dimostrazione di forza non mette al riparo da eventuali affondi ribassisti. Alla prima chiusura giornaliera inferiore a 1,9226€, infatti, potremmo attenderci una brusca accelerazione ribassista verso il II° obiettivo di prezzo in area 1,37544€.
I rialzisti potrebbero trovare sollievo solo da chiusure giornaliere superiori a 2,13193€. Anche se per una solida inversione rialzista sarebbe necessaria una chiusura giornaliera superiore a 2,26€.
Nonostante la seduta di chiusura di mese sia stata negativa, la forza del titolo non viene intaccata. Continua, infatti, a resistere il fondamentale supporto in area 1,9226€. Fino a quando ci saranno queste condizioni è sempre molto probabile una ripartenza delle quotazioni secondo i livelli indicati in precedenza.

Intesa Sanpaolo: proiezione ribassista in corso sul time frame giornaliero