Le borse non apprezzano i tentennamenti della BCE. In Asia ed America altri problemi. Hedge fund in difficoltà.
Approfondimento Draghi e BCE-zero sorprese
Come si temeva, la giornata in buon recupero di ieri almeno per il momento non sta avendo un seguito.
A mente fredda gli operatori non stanno apprezzando il distacco tutt’altro che reattivo con cui Mario Draghi ha commentato la situazione italiana e dello spread in particolare.
Se è vero che ha lasciato la porta aperta ad interventi aggiuntivi e non solo QE (anche se non si sa cosa intendesse…) Draghi ha comunque dato quasi per scontata una revisione del testo della legge di bilancio italiana per favorire un accordo con Bruxelles.
Da Roma però non giungono conferme in tal senso , anzi persino il Ministro Tria, fin qui avanguardia della disponibilità al dialogo, ha confermato in TV che la manovra è stata ben meditata e che vi sono ben pochi spazi di manovra per eventuali ritocchi.
La BCE tentenna.
Le parole di Draghi quindi, tutt’altro che neutrali, sono state pro-attive come lui stesso ha detto non sarebbero state…e invece stanno pesando come macigni sugli umori del mercato.
Sia chiaro che il ribasso era già iniziato in Asia e quindi pensare che già in Oriente le preoccupazioni fossero legate all’Italia è esercizio alquanto forzato tanto poco credibile.
Vi sono svariati problemi che stanno venendo a galla a cui si aggiungono, in particolare in Cina e Hong Kong ma non solo, gli effetti e le preoccupazioni che derivano dalla politica protezionistica di Trump.
Effetti e preoccupazioni che sono ben chiare anche agli operatori USA che tra l’altro stanno anche facendo i conti con trimestrali spesso sotto le attese.
E udite udite anche Amazon ha segnato vendite inferiori alle attese.
In ogni caso i dazi stanno facendo sentire i loro effetti anche sui produttori USA che si trovano a fare fronte a pastoie burocratiche e balzelli vari all’atto dell’esportazione dei propri prodotti.
Una vera e propria guerriglia insomma.
Guerriglia che non sta risparmiando alcuni Hedge fund che nonostante la loro natura intrinseca stanno facendo fatica ad adeguarsi a un mercato di nuovo vivo e , piaccia o no, vitale in entrambe le direzioni.
Sedersi su singoli modelli per quanto efficaci nel tempo porta a rispecchiare situazioni di mercato che mai invece saranno eterne e che richiedono chiavi di lettura multiple e che ricomprendano pezzi di storia molto diversi tra loro.
In Italia i sottoscrittori di hedge fund sono una minoranza e quindi qualcuno potrebbe pensare :” che ci “frega” dei problemi degli hedge fund.. a tal proposito ricordo che la crisi del 2008 venne introdotta e annunciata proprio da difficoltà gravi di alcuni hedge fund.