BOT e BTP: rischio o opportunità?
Appronfondimento Titoli bancari a picco e spread BTP Bund
Come sempre accanto alla rischiosità di una operazione finanziaria viaggia l’opportunità.
Se sulla borsa italiana , sul FTSEMIB e i nostri titoli in questo momento non possono esservi grandi dubbi sulla rischiosità di entrare sia pure a prezzi decisamente scontati rispetto ai recenti massimi, sui BTP e BOT non si può dire la stessa cosa.
Perché si potrà chiedere qualcuno vista la stretta correlazione di questi giorni.
La differenza come sempre la fanno i rendimenti. O meglio le attese sugli stessi.
In borsa è vero che i P/E si sono abbassati di parecchio ma è anche vero che le conferme dei dividendi annuali sono legate a variabili economiche che a tendere , almeno nel breve , non potranno non risentire della criticità che l’Italia sta attraversando.
Viceversa le cedole dei BTP o i ratei scontati dei BOT sono numeri o meglio interessi certi. Salvo il caso di default dell’Italia, ovvio.
Ma siamo poi così sicuri che questa lotta instauratasi con l’Unione Europea debba per forza concludersi in tregenda, con il bilancio italiano a saltare per aria ?
Se è vero abbiamo scritto più volte che molti nel nord Europa mirano a un ‘Italia colonizzata e succube è altrettanto vero che a nessuno paese membro dell’UE (ma anche all’esterno per la verità)può fare comodo uno scenario del genere .
Ergo da un momento all’altro, magari in cambio di qualche piccola concessione, la BCE potrebbe improvvisamente fare sentire la propria voce, re-incrementare il budget degli acquisti su BTP e BOT ed immediatamente calmierare prezzi , spread e di conseguenza rendimenti.
Dopo di che chi avrà comprato avrà in mano rendimenti top, chi avrà atteso tornerà ad agognare l’1% o a dover cercare soluzioni perigliose per soddisfare il proprio portafoglio in termini di redditività.
Sia chiaro che un rischio default comunque esiste tanto più quando un paese è così sotto attacco concentrico.
Ma al momento, regge la “garanzia Draghi” e della sua politica (giusta) di evitare i crash dando sostegno alle emissioni governative di paesi UE che finiscano più sotto pressione.
E’ chiaro che per calmierare il rischio un mix tra scadenze brevi (BOT) e BTP (Medio lunghi) è sempre fondamentale e va correlato alle proprie specifiche probabilità di necessità di liquidità prossime a venire.
Per chi dispone di somme di cui non necessiterà né nel breve che nel medio lungo periodo esiste anche l’opzione di non pensare troppo, in quanto , la storia di altre nazioni docet, in caso di default, specie in un paese dotato di una vera montagna di risparmio privato, più che a un vero fallimento con mancato pagamento del capitale, si arriverebbe ad un corposissimo allungamento delle scadenze, ma nel frattempo le cedole continuerebbero ad essere pagate.
Occhio dunque a prestare attenzione al rendimento cedolare più che al mero rendimento effettivo.