La forza relativa è un indicatore affidabile per lo studio dei mercati.
L’articolo di ieri si chiudeva con un interrogativo.
Uno degli indicatori di forza relativa, in particolare quello basato sul rapporto dowjones/ crude oil, chiudeva sotto la propria media mobile a 20 mesi.
Cosa è successo la volta precedente?
Rispondiamo con il seguente grafico, dove sono settati quattro indicatori di forza relativa, e su ognuno di questi è disegnata la media mobile a 60 mesi, inoltre sull’indicatore di forza rispetto al crude oil ho disegnato anche la media mobile a 20 mesi.
Avrei potuto usare questa media anche sugli altri 3 indicatori, ma per non complicare troppo le cose, ho deciso di usare solo una media a 60.
Ecco il relativo grafico:
Il grafico evidenzia come il segnale sulla media a 60 mesi, soprattutto nel primo rapporto di forza relativa più in alto, quello rispetto all’oro, sia effettivamente ritardato, rispetto al minimo ed al massimo della fase.
Tuttavia si tratta di indicatore valido, e quando tutte e quattro le indicazioni sono concordi, cioè sotto o sopra la media a 60 mesi, il segnale è sicuramente dotato di particolare attendibilità.
Nell’indicatore più in basso, quello rispetto al crude oil, ho inserito, come dicevo, anche una media a 20 periodi.
Quindi vediamo che le indicazioni su questa media anticipano quelle degli indicatori a 60 periodi, e per il momento abbiamo solo tale indicazione, mancando i segnali di inversione ribassista rispetto alla media a 60 periodi.
Tuttavia consideriamo il seguente grafico dell’Eurostoxx.
Il grafico è costruito in modo analogo.
Su tutti i quattro indicatori di forza relativa ho sovrapposto la media a 60 periodi.
Inoltre sull’ultimo in basso anche la media a 20.
Ma, a differenza di quanto verificatosi sul Dow, sull’Eurostoxx notiamo che gli indicatori sono già tutti sotto le proprie medie, anche quelle a 60 periodi.
La precedente volta che si è verificata tale circostanza, siamo entrati in una fase di debolezza complessiva delle borse.
E’ quindi possibile che sia il segnale della media a 20 periodi sul Dow Jones, sia i segnali multipli sull’Eurostoxx, anticipino, questa volta, una ulteriore discesa anche degli indicatori di forza relativa sul Dow rispetto alla media a 60 periodi che però, come possiamo notare, interviene a fase già avanzata.
In sintesi, è probabile che siamo entrati in una nuova fase di forza relativa ribassista, sfavorevole alle borse e favorevole invece ad investimenti alternativi, tra cui l’oro.
Ulteriori indicazioni di conferma potranno derivare dalla discesa degli indicatori di forza relativa del Dow Jones rispetto alle proprie medie a 60 periodi.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT”