Ci ha pensato l’ultimo dato macro USA uscito ovvero l’indice di produzione della FED di Philadelphia, uscito a 11.9 contro le attese quasi doppie a 21.9, a raffreddare velocemente gli entusiasmi dei falchi che nei primi secondi dopo le 14,30 gongolavano vedendo entrambi i dati sulla disoccupazione positivi per la seconda volta in tre settimane, corroborati poi dai nuovi permessi di costruzione a 1.311 M vs 1.310 M solo in parte mitigato dal calo dei nuovi cantieri, visto che le nuove licenze si tradurranno presto in nuovi cantieri…
In questa fase critica per l’area Euro ci mancherebbe solo un significativo rialzo dei tassi USA a settembre per dare il colpo di grazie ai mercati. Con la Turchia in condizioni valutarie ed economiche critiche e l’Italia pressata dai poteri forti che paga in termini di spread la volontà del governo di affrancarsi da politiche europee troppo stringenti, ogni ulteriore manovra volta a stringere anziché tenere molle l’approccio monetario avrà gli effetti di una bomba sui listini azionari ed obbligazionari..
Particolare è il discorso del FTSEMIB che è schiacciato da diversi temi.
Primo e consueto è quello dei bancari: banche nazionali che paiono avere imparato la lezione del credito facile e relative strutture insensate soltanto per quanto riguarda il credito alle piccole e medie aziende nazionali e alle famiglie ma poi vanno all’estero, in paesi come la Turchia governati con modalità , diciamo “originali” , e ivi, dimentichi delle lezioni subite in un recente passato, concedono montagne di credito facile che ora rischiano di dare il colpo di grazia a un sistema già di per sé traballante.
A ciò ora si aggiungono anche le gravissime responsabilità di Atlantia che il mercato ha iniziato a fare scontare al titolo e a tutti i titoli collegati ben prima delle dure quanto doverose prese di posizione dei politici.
Non vi è dunque al momento un tema in grado di risollevare il nostro listino. L’unico elemento a cui aggrapparsi è quello degli spazi probabilistici di variazione percentuale che su base mensile hanno toccato oggi estremi molto vicini ai record. Ma ricordiamolo questo potrà essere soltanto un “brodino” agostano del tutto insufficiente a saziare la voracità degli orsi che a settembre troveranno il campo sgombro e spazi disponibili di ribasso eclatanti.