Prosegue la guerra dei dazi: conseguenze sull’Economia globale

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L’amministrazione USA a marca Trump ha annunciato che da dopo ferragosto altri 279 prodotti made in China saranno soggetti a dazi all’entrata negli Stati Uniti.
Come già verificatosi in precedenza la Cina ha già annunciato che farà altrettanto su prodotti made in USA.
Un braccio di ferro che non fa affatto bene ai mercati esposti a una continua tensione che riguarda centinaia di aziende per cui l’evolversi della situazione , in un senso o nell’altro, potrebbe volere dire esplosione ovvero implosione dei fatturati e degli utili.
Per fortuna non girano bombe e rispetto all’amministrazione precedente il progresso è notevole ed evidente, a prescindere dall’antipatia o simpatia che Trump possa ispirare, ma certo è che questa è una vera e propria guerra.
Così come per gli eventi bellici in senso stretto ho sempre pensato che con la buona volontà debbano e possano esistere tavoli diplomatici in grado di evitare lo spargimento di sangue a maggiore ragione per una battaglia commerciale il buon senso dovrebbe condurre a negoziare fino a raggiungere punti di intesa reciprocamente accettati.
La storia è lì a dimostrare l’inutilità delle battaglie. Nessun grande impero nato sui campi di battaglia e delle conquiste è sopravvissuto a se stesso, possibile che la lezione non sia ancora giunta ed anzi si estenda questo modus operandi anche all’ambito mercantile?
Per le guerre è facile pensare che a muovere i fili siano le lobby delle armi che con la pace entrerebbero in grave crisi… a maggior ragione risulta difficile non arrivare alla conclusione che questa guerra doganale affondi le radici nel sostegno che Trump deve avere promesso a qualche grande impresa di produzione americana evidentemente messa in difficoltà dalla concorrenza cinese. Sappiamo che per arrivare alla Presidenza USA anche il più ricco necessita di appoggi e sostegni anche finanziari anzi, negli Stati Uniti questi percorsi di finanziamento sono normati e regolamentati con trasparenza… ma se questi sono gli esiti siamo sicuri sia la strada giusta?
I mercati e una crescita sana e sostenibile necessitano di altro.