Mercati: quale direzione?

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Sono diversi mesi, in cui i mercati internazionali alternano lunghissime fasi direzionali ad 1/2 giorni direzionali.

La storia dei mercati è ben altra, anche se fasi come queste si sono alternate nel passato.

Il trading si basa su due punti essenziali:

 strategia ed azione.

Qualsiasi strategia in ottica superiore alle 4/5 ore su questi mercati, diventa difficile da applicare.

Continue ingessature e forti escursioni improvvise nel 90% dei casi contro il trend in atto (se poi si può parlare di trend).

Qualsiasi news diventa pretesto per far muovere i mercati quasi come un yoyo per poi ritornare subito a un punto non di stabilità, ma di inversione rispetto al picco di direzionalità.

Cosa pensiamo dei mercati?

Nel medio e  nel lungo, quello che abbiamo  sempre scritto dal 2010, anzi dal 2007.
Prima però una parentesi sull’oro.

Noi siamo stati gli UNICI in Italia e forse al Mondo, a dire in area 1.800, che il metallo aveva raggiunto un top forse epocale e da quel livello si sarebbe scesi prima verso i 1.500/1.400 e poi 1.200.
L’altro giorno in ottica di breve, abbiamo consigliato ai nostri Clienti di chiudere tutti gli short aperti intorno al massimo epocale.

Per quanto riguarda i mercati azionari, riteniamo che presto anche i mercati Europei si porteranno nella zona bullish per qualche anno, ma prima potrebbero essere segnati nuovi minimi annuali.

Da tener presente che come evidenziato sopra, siamo in una stretta fase laterale e qualsiasi previsione di breve potrebbe essere smentita, quindi ancora oggi si deve “campare alla giornata, anzi forse all’ora, se non proprio al minuto.”

Nel medio e nel lungo (a 12 e 48 mesi) continuiamo a pensare a nuovi rialzi.

Ci auguriamo che i mercati possano diventare più tradabili, e che possano ritornare all’armonicità di sempre.

La sensazione che si vive, almeno per chi fa trading e non solo chiacchiere, è che il mercato sia precario in ogni momento e qualsiasi posizione possa essere “smontata” da una new, da un politico o da un qualsiasi evento letto nel senso contrario.

Questi mercati, distruggono risorse e danno la sensazione che è più facile affidarsi al caso piuttosto che alla legge causa effetto.

Non è così. si vince solo e sempre applicando strategie basate su concetti razionali  e logici.

Il resto, è solo transitorietà.