4 luglio (Reuters) – L’azionario dell’area Asia/Pacifico cede terreno man mano che si avvicina la scadenza del 6 luglio, quando scatteranno dazi americani su importazioni cinesi per 34 miliardi di dollari.
L’indice MSCI cede lo 0,4% dopo aver toccato ieri il minimo degli ultimi nove mesi, mentre il Nikkei giapponese perde lo 0,3%.
SHANGHAI lascia sul campo lo 0,7% con l’indice CSI300 che ritraccia dell’1%.
Wall street ieri ha chiuso in calo per via dei realizzi alla vigilia dell’Independence Day. L’S&P 500 ha perso lo 0,49% e il Nasdaq lo 0,86%.
Facebook (NASDAQ:FB) ha ceduto il 2,3% dopo che il ‘Washington Post’ ha scritto di un’indagine federale legata allo scandalo Cambridge Analytica, la società che si è impossessata di dati riferiti a 50 milioni di utenti.
Micron Technology ha perso il 5,5% dopo che a un suo competitor tailandese, Microelectronics, è stata interdetta la vendita di semiconduttori in Cina. La notizia ha spinto al ribasso i produttori di chip giapponesi come SMC (-5,9%) e Advantest (-4,3%).
Nel fronte valutario lo yuan guadagna terreno dopo aver toccato ieri il minimo da 11 mesi.
La banca centrale cinese ha diffuso un comunicato in cui scrive che è in corso un monitoraggio sulle fluttuazioni nel mercato valutario e ribadisce che cercherà di mantenere il cambio su un livello stabile e ragionevole.