Il 27 giugno il settore delle scommesse sportive in Italia ha festeggiato i vent’anni di attività. Le scommesse in realtà sono un gioco conosciuto fin dai tempi dei romani, che avevano preso questa abitudine dai greci.
Gli inventori delle Olimpiadi infatti amavano lo sport e scommettevano sugli esiti delle gare e sugli atleti vincitori. I romani invece puntavano sulle lotte tra i gladiatori o sulle corse dele bighe nel Circo Massimo.
Dopo l’invasione dei barbari, le scommesse diventarono illegali.
Le prime regolamentazioni in Italia arrivarono nel 1946, con la nascita del Totocalcio. L’ente che si occupava delle giocate era sempre l’AAMS, attivo ancora oggi nel rilascio delle licenze ai siti legali di scommesse sportive in Italia. Il gioco dava la possibilità di indovinare 12 risultati, con i soli segni 1-X-2.
Cinque anni dopo le partite divennero 13 e dal 2003 invece sono 14. Nel 1990, anno dei mondiali nostrani, si poteva scommettere tramite telefono sulle quote pubblicate sui giornali. In quegli anni lo Stato tentò prima di arginare il fenomeno delle scommesse clandestine, poi compresero il potenziale del settore e crearono un mercato di operatori italiani.
Nel 1998 uscì il primo Decreto Legge che regolamentava il mercato delle scommesse: i giocatori dovevano puntare in agenzie legali e il numero di eventi sui quali si poteva giocare aumentò considerevolmente, portando nel 2002 alla possibilità di giocare online.
Grazie alle regolamentazioni che si sono succedute negli anni, oggi il mercato delle scommesse sportive ha registrato un record incredibile di spesa, con il 2015 che ha segnato il sorpasso delle agenzie online su quelle fisiche.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, nel 2017 c’è stata una crescita del 31% rispetto all’anno precedente. Nel 2018 invece, in base ai dati che coprono fino allo scorso febbraio, le puntate online sono state il 4,2% in più rispetto all’ anno precedente.
Il business totale è valso 505,5 milioni di euro, mentre nello specifico la spesa effettiva sulle scommesse online è stata di 51 milioni di euro.
Diversi report di agenzie specializzate mostrano che la previsione di spesa per i prossimi cinque anni è in crescita, in accordo con il trend dell’ultimo decennio e soprattutto per quanto riguarda il settore delle scommesse online, grazie alla diffusione sempre più capillare dei dispositivi mobili e delle offerte dei bookmakers virtuali.