a cura di Davide Marone Account Manager 24option
La settimana dei mercati finanziari si apre con un clima di paura legato essenzialmente alle continue tensioni commerciali globali acuite ancora una volta dal Presidente degli Stati Uniti Trump che ha parlato di contromisure “più che reciproche” riferendosi in primo luogo alla Cina.
Ciò ha portato a una discesa delle piazze asiatiche a cui si sono allineati i futures degli indici americani e che ha provocato un’altrettanto dimessa partenza dei listini europei; a seguire acquisti di yen e un lieve rafforzamento di dollaro, tuttavia non particolarmente significativo.
In ottica di benchmark azionari, il focus va – come settimana scorsa più volte accennato – all’indice tedesco Dax che dopo la violazione del supporto rilevante a 12.560 punti avvenuto lo scorso giovedì e il retest dello stesso livello nella giornata di venerdì, ha fatto ripartire vendite consistenti proprio sotto 12.560 con possibilità di guardare dunque all’area di 12.400 punti.
Interessanti dinamiche riguardano anche i top americani, S&P500 e Dow Jones, rispettivamente sui supporti a 2.740 punti e 2.380. Un cedimento di questi potrebbe innescare un sell off di assoluto rilievo ma sarà opportuno per questo attendere l’inizio di sessione americana.
Sul mercato valutario, come si affermava proprio la settimana scorsa, l’evento degno di nota è stato il forte ritracciamento del biglietto verde che ha arrestato la corsa dopo oltre 10 sessioni si rafforzamento. Pertanto i quadri tecnici ora hanno perso di direzionalità e operativamente occorrerà attendere i migliori punti di ritracciamento per pensare ad eventuali ingressi.
Per l’Eurodollaro questo equivale all’area 1,1700/1,1725, dalla quale contemplare nuove idee di vendita. Per il cambio GbpUsd, visti i rientri di venerdì pomeriggio,potrebbe invece essere più opportuno optare per nuovi break sotto 1,32 in direzione dei minimi a 1,31 in primo luogo.
Per AudUsd 0,7475/0,75 è la zona di possibile approdo per ripartenze down.
