Nell’ultimo mese, data la brusca salita dello spread, molti titoli bancari italiani hanno accusato ribassi fra il 15 ed 30%.
E’ di poche ore fa “il grido di allarme lanciato dal sindacato FABI:
Roma, 23 giu. (askanews) – Per colpa dello spread e dell’incertezza politica italiana si rischia di consegnare le banche italiane, ormai risanate, agli stranieri a causa di una “differenza abissale” tra patrimonio netto e capitalizzazione in Borsa. Con i cali di borsa, infatti, le banche valgono molto meno del loro capitale, come ai tempi della grande crisi. Una situazione potenzialmente pericolosa per i lavoratori bancari che verrebbero svenduti, trovandosi di fronte a un futuro incerto.
A lanciare l’allarme è un’analisi della FABI, primo sindacato del settore bancario, secondo cui a differenza del 2011, oggi le banche sono tornate a essere redditizie e hanno ripulito i loro bilanci dalle sofferenze. Un quadro assai diverso e dunque più favorevole che rende gli istituti di credito italiani appetibili, soprattutto per i fondi esteri: chi volesse comprare l’industria bancaria italiana la troverebbe risanata e in saldo.
Due grandi gruppi come Ubibanca e BancoBpm – che valgono circa 20 miliardi di euro – potrebbero essere comprati, stando alle attuali quotazioni, con soli 8 miliardi. “L’allarme sul fatto che le banche italiane possano diventare prede facili è quindi del tutto giustificato” dichiara in una nota il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni. “A noi non interessa, in via di principio, quale sia la residenza degli azionisti delle nostre banche. Sappiamo bene, però, che ai fondi esteri interessano guadagni facili e in tempi brevi. Un obiettivo che gli avvoltoi stranieri sono disposti a raggiungere con spregiudicatezza, anche a danno dei lavoratori, se c’è da risparmiare e da tagliare i costi in maniera indiscriminata. Ecco perché siamo preoccupati” spiega Sileoni. “Vorrei ricordare – aggiunge il segretario generale FABI – che negli ultimi sei anni nel settore bancario europeo sono stati persi 328.500 posti di lavoro dei quali il 70% attraverso licenziamenti di personale. In Italia sono stati persi oltre 40.000 posti di lavoro, ma senza un licenziamento, soltanto attraverso pensionamenti e prepensionamenti volontari”.
Analisi di Proiezionidiborsa
Legenda Sopra 1 Long Sotto 2 Short Fra 1 e 2 lateralità
Banco BPM ultimo prezzo 2,6385
Trend a 3 mesi
13,03
2 2,80
Cosa significa?
Che nel periodo considerato potrebbe essere possibile un ritorno in area 2,80 pur mantenendo la tendenza ribassista. Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Cautela e attendere chiusure giornaliere superiori ai 3,03 per tornare in acquisto.
Il trend di medio periodo non è ancora bullish e quindi non si consigliano acquisti da cassetto, ma soltanto di breve periodo. Possibili ancora escursioni ribassiste rilevanti.
Acquisti da cassetto solo con chiusure settimanali superiori ai 3,53.
Ubi Banca ultimo prezzo 3,346
Trend a 3 mesi
1 4,15
2 3,55
Cosa significa?
Che nel periodo considerato potrebbe essere possibile un ritorno in area 3,55 pur mantenendo la tendenza ribassista. Sotto 2 tendenza ribassista. Sopra 1 tendenza rialzista. Fra 1 e 2 lateralità.
Cautela e attendere chiusure giornaliere superiori ai 3,55 per tornare in acquisto con primo obiettivo in area 4,15.
Possiamo anche condividere che con afferma il FABI; i 2 titoli siano a “sconto sui fondamentali”, ma dal punto di vista grafico i ribassi sembra che non siano terminati.
Come al solito si procederà per step.
Questa previsione sarà valida fino a quando non si avranno variazioni di tendenza.
Attenzione quindi, il ribasso dei bancari non va ancora acquistato Long!