Investing.com – Il dollaro sale vicino al massimo di undici mesi contro il paniere della valute questo giovedì, supportato dalle aspettative di un aumento più veloce dei tassi quest’anno, mentre la sterlina si attesta ai minimi del 2018 in vista del vertice della Banca d’Inghilterra in agenda nel corso della giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,20% a 94,98 alle 03:37 ET (07:37 GMT), poco meno del massimo di 11 mesi di venerdì di 95,13.
La richiesta di dollaro è stata incoraggiata dalle parole di ieri del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha ribadito che la probabilità di continui aumenti graduali dei tassi resta alta.
Il dollaro è stato spinto anche dalla bassa propensione al rischio derivante dagli attriti commerciali tra Stati Uniti e Cina.
La valuta statunitense sale anche contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita dello 0,25% a 110,64, continuando la sua ripresa dal minimo di una settimana di 109,54 di martedì.
L’euro è in lieve ribasso, con il cambio EUR/USD giù dello 0,18% a 1,1553.
La sterlina si indebolisce, con la coppia GBP/USD a 1,3142 dopo essere crollata al minimo di 1,3125 nella notte, un livello che non si registrava da metà novembre.
La moneta britannica ha trovato supporto nella notizia che il Primo Ministro del paese, Theresa May, ha ottenuto l’importante voto parlamentare sull’atto di divorzio dall’UE, la parte più importante delle trattative sulla Brexit.
Se non avesse vinto, il voto avrebbe potuto dare ai legislatori il potere di fermare l’uscita del Regno Unito dall’UE senza un accordo.
La BoE dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse nel corso della giornata e gli investitori cercheranno di capire se la banca fornirà indicazioni sulla probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice di agosto.
Il dollaro australiano è pressoché invariato vicino al minimo di 13 mesi, con la coppia AUD/USD a 0,7365.
Il dollaro neozelandese è crollato ad un nuovo minimo di sei mesi nella notte, quando i dati hanno mostrato che l’economia è rallentata nel primo trimestre, alimentando le aspettative che la banca centrale del paese lasci i tassi invariati per un periodo più lungo. Il cambio NZD/USD si attesta a 0,6843 dopo essere sceso al minimo di 0,6826 in precedenza.