a cura di 24option Davide Marone Account Manager
Giornata molto rilevante quella sui mercati finanziari quest’oggi: saranno infatti diramate le comunicazioni in materia di politica monetaria della Federal Reserve alle 20 (ore italiane) alle quali faranno seguito le parole del Governatore Powell alle 20.30. Le aspettative convergono per la gran parte verso un rialzo dei tassi di interesse, con il corridoio che quindi dovrebbe portarsi in un range tra l’1,75% e il 2%. Pertanto, in ottica di movimenti sui mercati, l’evento è per definizione piuttosto scontato anche se, come di consueto, occorrerà prestare grande attenzione sia al wording utilizzato nello statement accompagnatorio che quello adottato da Powell. Inoltre, insieme alla dichiarazione del FOMC, vi sarà anche l’aggiornamento trimestrale delle previsioni economiche dei policy maker cioè il famoso “dot plot” che a marzo rivelava l’attesa per tre aumenti totali nel 2018 e di ulteriori tre per il 2019 nell’alveo degli “aumenti graduali dei fed funds”.
Dunque non sono attesi scossoni clamorosi per quello che riguarda il fronte del dollaro americano, sebbene la volatilità di breve potrebbe comunque essere elevata ma verosimilmente senza determinare strappi significativi sui prezzi. Differente – e quindi di impatto estremo per le quotazioni – sarebbe se venisse comunicato lo status quo e quindi nessuna modifica agli attuali livelli dei tassi: in questo caso -stimato a meno del 10% – il dollaro potrebbe vivere discese davvero significative.
Sorvegliato speciale resta naturalmente il cambio Eurodollaro che, dopo essersi arrestato sulle resistenze, appare ora in grado di ripartire al ribasso con la potenziale violazione del supporto a 1,1725 verso il primo livello di breve di 1,1670.
Cruciali anche i livelli sul cambio GbpUsd con la sterlina in crescente debolezza e riguardata, per il terzo giorno di fila, da release importanti: è la volta oggi dell’inflazione attesa al 2,4% su base annuale. Un dato in linea con il consensus o peggiore determinerebbe la manifestazione piena del quadro ribassista che avvalorerebbe i tentativi di discesa già intrapresi in questi minuti sotto 1,3340 a beneficio dei minimi a 1,32