l titolo Leonardo è ormai dalla chiusura di novembre 2017, quando è stato rotto al ribasso l’importantissimo supporto in area 10.2514€, che lateralizza nel range 8€-10.25€.
Il destino del titolo, quindi, passa per quanto accadrà in prossimità del fondamentale livello 10.2514€.
La sua rottura al rialzo farebbe ripartire le quotazioni verso i massimi del 2017. In caso contrario gli obiettivi sono quelli indicati in figura.
News: Fonte MilanoFinanza
I risultati del 2017 sono in linea con la guidance rivista, sono state intraprese azioni per fronteggiare le difficoltà, non strutturali, del settore elicotteri. Il 2018 sarà un anno di consolidamento. La divisione elicotteri resterà un asse portante della nostra azienda, i problemi che abbiamo avuto nel 2017 sono stati in larga parte risolti”.
E’ quanto ha affermato Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo , nel corso dell’assemblea degli azionisti, ricordando che nel 2017 c’è stata per gli elicotteri “una forte discesa degli ordini rispetto al 2016, con 1,1 miliardi di ordini militari in meno rispetto al 2016 essenzialmente da Gran Bretagna e Italia”. Ma quest’anno, ha proseguito, “ci sono segnali positivi nel primo trimestre sui mercati di riferimento alla base di aspettative di volumi più elevati”. L’obiettivo è quindi “un ritorno alla redditività a doppia cifra nel 2020”.
In assemblea, con presente il 62,814% del capitale, Profumo ha parlato di “chiare priorità per lo sviluppo sostenibile di lungo periodo” che vanno da “un ritorno alla crescita della top line a circa 70 miliardi di ordini cumulati 2018-2022, un rigoroso controllo dei costi e un miglioramento sostenibile della redditività con un ritorno a doppia cifra, con una crescita dell’8-10%, dell’ebitda con un focus sulla cassa e una solida struttura del capitale”.
Profumo ha indicato che la crescita è attesa in tutti i settori di riferimento del gruppo con “segnali di recupero degli elicotteri”. Quanto ai mercati di riferimento “rimangono stabili con diverse opportunità e il più stabile è l’Italia dove la crescita è trainata dal pil e dalle spese per difesa” ha sottolineato l’ad, ricordando che Leonardo “è un’azienda molto grande rispetto al Paese perché solo il 15% del nostro fatturato è in Italia”. Gli altri obiettivi del piano industriale prevedono risparmi annuali per circa 200 milioni e un miglioramento della redditività, con un Ros al 10% entro il 2020.
L’azionariato di Leonardo è composto per il 51,8% da investitori istituzionali e per il 17,2% da investitori retail. “Degli investitori istituzionali il 92,6% è estero e il 7,4% italiano”, ha fatto presente Profumo. In particolare, il 43,5% degli istituzionali è del Nord America, il 22% del Regno Unito, il 10,6% della Francia, l’8,2% del resto di Europa.
Nella lettera agli azionisti di Leonardo firmata dal presidente, Giovanni De Gennaro, e dallo stesso Profumo, i due manager scrivono che “il 2018 consoliderà una nuova fase di crescita sostenibile della vostra società, facendo leva su un modello operativo più efficiente, una gestione più integrata delle risorse e un approccio al cliente più efficace, grazie a una forte spinta allo sviluppo commerciale internazionale e al customer support”.
“Intenso”, si legge nella missiva, “sarà il percorso che ci aspetta negli anni a venire. Il piano industriale quinquennale si fonda infatti su una crescita solida e sostenibile nel lungo periodo di tutti i business chiave. Le prospettive generalmente positive nei mercati di riferimento, in particolare quelli internazionali, il solido portafoglio ordini, di quasi 34 miliardi di euro alla fine del 2017 e l’evoluzione del modello organizzativo della One Company, volto a rafforzare la struttura aziendale e migliorare l’approccio commerciale in linea con i sempre più sfidanti requisiti di mercato, permettono alla vostra società di guardare con fiducia al futuro”.