MILANO/FRANCOFORTE (Reuters) – Le banche italiane prevedono per il secondo trimestre dell’anno un lieve allentamento dei criteri di offerta di nuovi finanziamenti sia alle imprese che alle famiglie, ricalcando l’andamento del primo trimestre.
E’ quanto emerge dall’indagine sul credito bancario condotta da Bankitalia presso dieci tra i principali gruppi creditizi nazionali. Chiusa il 3 aprile, l’indagine rappresenta la parte italiana della ‘Bank lending survey’ Bce.
“Nel primo trimestre del 2018 le politiche di offerta sui nuovi finanziamenti sia alle imprese sia alle famiglie per l’acquisto di abitazioni hanno registrato un lieve allentamento. Secondo le attese degli intermediari, tale andamento sarebbe confermato nel trimestre in corso”, si legge nella nota di Via Nazionale.
Sulla domanda di finanziamenti, Banca d’Italia registra nel primo trimestre dell’anno “ulteriore incremento” da parte delle imprese sostenuto “principalmente dalle esigenze connesse con la spesa per investimenti fissi, per scorte e capitale circolante, e dal livello ancora molto contenuto dei tassi di interesse”. Un “moderato aumento” è stato registrato anche sul fronte della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, riflettendo soprattutto il basso costo del credito.
“Secondo gli intermediari la domanda di prestiti continuerebbe a espandersi anche nel trimestre in corso”, si legge nel rapporto.
Analogamente, allargando lo sguardo all’intera zona euro, secondo la ‘Bank lending survey’ Bce le banche prevedono che la domanda di prestiti da parte delle aziende, di credito e di mutui da parte dei consumatori, aumenti nel secondo trimestre con gli standard di credito visti ammorbidirsi.
Secondo Francoforte, nei primi tre mesi del 2018, gli istituti hanno assistito a un aumento della richiesta di tutte le tipologie di prestiti. Gli standard di credito — le linee guida interne o i criteri per l’approvazione dei prestiti — hanno visto un ammorbidimento per i prestiti ad aziende, famiglie e consumatori.