PECHINO (Reuters) – È cresciuta più delle attese l’economia cinese nel primo trimestre di quest’anno, sostenuta dalla forte domanda dei consumatori, dal buon andamento dell’export e degli investimenti immobiliari.
La crescita del Pil è stata del 6,8% su anno, come nel trimestre precedente, su stime per un +6,7%.
I consumi hanno coperto circa l’80% della crescita economica nel trimestre, giocando un ruolo di traino. I dati di marzo sulle vendite al dettaglio, usciti anch’essi questa mattina, segnano un incremento del 10,1% su anno, il più forte da quattro mesi, leggermente superiore alle stime di +9,9%,
“I dati sulle vendite al dettaglio dicono molto riguardo i consumi. Non c’è stagionalità, se si guarda alla spesa crescente per cosmetici, abbigliamento, automobili, c’è un trend che va avanti da diversi mesi” spiega l’economista di Ing Iris Pang. “I consumi sono veramente forti, c’è una forte crescita dei salari nelle aree urbane. Abbiamo sottostimato la forza dei consumi in Cina”.
Nel corso del primo trimestre l’espansione del Pil è stata sostenuta anche dall’export: +14,8% su anno le consegne negli Stati Uniti, con gli economisti che ipotizzano un’accelerazione dei flussi per anticipare l’introduzione di eventuali dazi da parte di Washington.
Nei primi tre mesi del 2018 gli investimenti nel settore immobiliare crescono al tasso di 10,4% — il più sostenuto da tre anni — dopo il +9,9% registrato nei primi due mesi dell’anno.
La complessiva tenuta della crescita cinese è un buon segnale nella prospettiva di un allungamento della fase di ripresa globale, nonostante le crescenti tensioni commerciali con gli Usa. Gli economisti prevedono comunque una parziale perdita di slancio dell’economia cinese nei prossimi trimestri, in quanto Pechino sta obbligando i governi locali a ridurre i progetti infrastrutturali per contenere il debito, e il mercato immobiliare risente delle stringenti regole introdotte per il contrasto della speculazione.
Tra i dati diffusi stamane ci sono anche quelli sulla produzione industriale di marzo, con un +6,0% su anno (dopo il +7,2% di del mese precedente) su stime per un +6,2%.