Mercati azionari tra falsi segnali e pattern rivelatori: quale futuro?

ProiezionidiBorsa

Credo sia giunto il momento di capire cosa stia realmente accadendo sui mercati azionari, togliendo il rumore di fondo che, a mio avviso, sta caratterizzando la fase attuale.

Un concetto che mi viene spontaneo, pensando alle attuali dinamiche delle quotazioni, riconduce alla fisica, campo dove si sono scontrate diverse concezioni, almeno a prima vista inconciliabili tra di loro.

Questa inconciliabilità, almeno apparente, è anche la chiave di fondo per comprendere la situazione reale.

In fisica, soprattutto la teoria della relatività di Einstein e la meccanica quantistica hanno formulato leggi che paiono inconciliabili tra di loro.

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In tal senso, però, studi ed approfondimenti successivi stanno tentando di conciliare in una visione unitaria leggi apparentemente inconciliabili, e soprattutto alcuni approfondimenti sulla cosiddetta concezione del campo unificato, probabilmente renderanno conciliabili visioni che, almeno sinora, non paiono esserlo state.

Parafrasando dalla fisica, dobbiamo ammettere che i recenti movimenti di mercato paiono, a fasi alterne, aver dato ragione a due partiti opposti.

Prima, dai massimi assoluti, i principali indici azionari paiono dare ragione ai ribassisti, con un crollo improvviso delle quotazioni, poi un’improvvisa ripresa sembra smentire le previsioni più fosche.

E, quindi, chi ha ragione?

Anche noi dobbiamo cercare di ricondurre ad unità, far rientrare nel nostro “campo unificato” queste dinamiche, e vi dico subito che è possibile ricomporre il tutto in una visione unitaria che dal breve muove al medio/lungo termine.

Prima, però, voglio sottolineare la rilevanza di certe tecniche.

Nell’articolo di ieri ho evidenziato come certi modi innovativi di individuare supporti e resistenze, insiti nel metodo magic box, unitamente ad indicazioni di setup temporali, ad esempio desunti dalla tecnica delle evolventi sinusoidali, ci consentano una visione del mercato con una sorta di occhiali speciali, che ci fanno vedere quello che altri scorgono con difficoltà.

Ed infatti, arrivando a contatto con questa resistenza spazio/temporale, il Nasdaq ha prima realizzato una falsa rottura, per poi chiudere quasi a contatto millimetrico proprio con il livello da noi anticipato.

Anche queste false rotture, queste ripartenze prima in una direzione e poi in quella opposta, possono essere agevolmente comprese facendo riferimento al concetto di lingua di Bayer, appunto una configurazione basata sulle trappole che le mani forti stanno tendendo sui mercati in questo periodo.

Ed infatti, come già avevo detto a suo tempo, è proprio questa una fase con alcune caratteristiche, che le rendono probabili, e che con significativa rilevanza statistica ci indicano la direzione fondamentale di medio/lungo.

Infatti siamo in una fase caratterizzata da una salita delle quotazioni ben oltre il 30 per cento di sopravalutazione, soprattutto sui mercati USA, rispetto alle indicazioni econometriche di alcuni modelli; ed è da almeno un anno che il mercato ha continuato a crescere, nonostante (il che testimonia peraltro che tale concetto va preso con le molle) l’ipercomprato di taluni indicatori.

A fronte di una situazione di questo tipo, quando si allineano su proiezioni convergenti alcuni pattern di lungo di magic box, cosa succede?

Ho scoperto che in queste situazioni le mani forti tendono ad iniziare ad ingannare il mercato, con le classiche configurazioni in stile lingua di Bayer.

Prima parte una correzione in senso opposto al trend dominante, poi sembra tornare quest’ultimo, poi….insomma, una serie di finte, solo alla fine delle quali di solito il mercato svolta, ed in che direzione?

Solitamente in direzione opposta al trend dominante.

Questo già si sta verificando su alcuni mercati, ma procediamo con ordine.

Nonostante le finte del mercato, appunto in stile lingua di Bayer, possiamo però capirne le reali intenzioni, intanto sulla base dell’inserimento delle quotazioni in un ciclo temporale di lungo termine, e anche sotto questo profilo, ci siamo.

Ma soprattutto quando iniziano ad emergere quanto meno indizi di significative inversioni di medio/lungo sui mercati la probabilità di lingue di Bayer aumenta.

Infatti, non possiamo non notare che dopo i massimi raggiunti, alcuni principali mercati, in primis indici azionari Usa e Dax, peraltro dopo aver centrato in prezzo e tempo le proiezioni dei pattern di lungo, stanno confermando la violazione di livelli di supporto, costituiti da questi target, che prima fungevano da resistenze, poi da supporti.

Pertanto conferme ribassiste in chiusura mensile al di sotto dei medesimi (al momento ceduti e non recuperati) costituirebbe un indubbio segnale di grave deterioramento del quadro tecnico.

A questo segnale peraltro si devono aggiungere le indicazioni su Dax ed Eurostoxx, offerte dalla tecnica dei segnali anticipati basati su PLT.

In questo quadro si inseriva, come dicevo, la probabilità di formazioni note come lingue di Bayer, che già si sono manifestate, in particolare, ancora una volta, su Dax e su Eurostoxx.

E’ infatti evidente un movimento ABC, per cui prima i prezzi rompono al ribasso un supporto statico, poi tornano al rialzo, rompendo una resistenza, quindi tornano al ribasso, e il balletto potrebbe continuare.

In questo quadro complessivo, si inseriscono a loro volta pattern di breve/medio di magic box, che evidenziano come si siano formati canali ribassisti, non ancora superati al rialzo, ed un esempio in tal senso è anche quello del Nasdaq che, come dicevo ieri, si è scontrato con un livello spazio/temporale di resistenza.

Possiamo quindi, riassuntivamente, dire che il quadro complessivo di medio/lungo si presenta quanto meno fluido ed aperto ancora ad esiti diversi.

In questa fase si è quindi creato un intervallo di prezzo significativo tra gli ultimi minimi mensili ed i massimi assoluti, che dobbiamo considerare come poli di riferimento, anche per verificare la direzione definitiva che prenderà il mercato.

Significativa si presenterà quindi anche la chiusura di febbraio, per valutare se vincerà chi sta cercando di capovolgere il trend principale con una formazione basata su lingue di Bayer, oppure se prevarrà il trend rialzista sviluppatosi a partire dal 2009.