ROMA (Reuters) – I prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese sono saliti dell’1,8% annuo a gennaio, proseguendo il trend positivo che dura da due anni, mentre le sofferenze nette di dicembre sono scese a 64,4 miliardi dai 65,9 miliardi del mese precedente, con un calo in un anno del 25,8%.
Lo dicel’ultimo rapporto dell’Abi, l’associazione delle banche italiane.
Dai dati aggiornati a fine 2017, si conferma anche la crescita del mercato dei mutui, in incremento del 3,2% da fine 2016.
Le sofferenze nette di fine 2017, attestate a 64,4 miliardi, hanno registrato in un anno una riduzione del 25,8%, segnala l’Abi, raffrontandole con gli 86,8 miliardi di fine 2016.
Restano sui minimi i tassi praticati alla clientela. Quello medio sui prestiti a gennaio è attestato al 2,69%. Il tasso medio per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all’1,92% e quello medio per i nuovi finanziamenti alle imprese, all’1,45%.
I depositi (conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine gennaio di circa 70 miliardi di euro rispetto a un anno prima (+5,1% su base annuale), mentre è sempre in calo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, per oltre 52 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (-15,9%). Il saldo di queste due componenti determina a gennaio una crescita dell’1% su base annua.
(Stefano Bernabei)