SELL IN MAY ED AUTOMODIFICA DEL TOP OR BOTTOM?
INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI Staff di Proiezionidiborsa
CI PUO’ PARLARE DEL FAMOSO DETTO “SELL IN MAY AND GO AWAY”, E PRECISARE QUALI IMPLICAZIONE POTREBBE AVERE PER LA SORTA DEI MERCATI?
Si tratta di un famoso detto di origine anglosassone, che definisce la tipica ciclicità del periodo primaverile: solitamente la formazione di un top di periodo sui mercati azionari, verso la metà del mese di maggio, cui segue una fase ribassista più o meno accentuata, secondo le caratteristiche del trend principale di mercato.
E QUEST’ANNO RITIENE CHE TALE CICLICITA’ SIA STATA RISPETTATA?
Intanto occorre precisare che questo tipico ciclo primaverile può vedere la formazione di un top compreso, solitamente, tra la metà di maggio ed il 25, sui principali mercati occidentali, e se il trend di fondo permane rialzista, assistiamo ad una ripresa con bottom compreso di solito tra metà e 25 giugno.
Al momento, almeno per quanto riguarda il top, direi che i principali mercati azionari hanno rispettato il detto.
APPROFONDENDO L’ANALISI DEL MESE DI MAGGIO, NECESSARIAMENTE QUESTO DETTO DEVE ESSERE CONFERMATO DA UN TOP?
Non direi.
Talora, secondo talune statistiche che ho avuto in precedenti occasioni modo di approfondire, possiamo spesso trovare un punto di svolta nel periodo in questione, anche e soprattutto sul nostrano FTSE MIB, ma non è detto sia necessariamente un top, potendo trattarsi anche di un bottom.
E QUESTO QUALE INFLUENZA RIVESTE, DI SOLITO, PER LE QUOTAZIONI?
Direi che in tal caso, è spesso probabile una seconda metà dell’anno all’insegna del rialzo, con un indice che vede la prima metà di maggio provenire da un ribasso anche importante, per lasciare quindi spazio ad una decisa ripresa dei corsi nel prosieguo dell’anno in corso, come se vi fosse un principio di equilibrio, di azione e reazione da rispettare.
E PER QUANTO RIGUARDA LA SITUAZIONE RELATIVA ALL’ANNO IN CORSO?
E’ evidente, come dicevo prima, il top formatosi in prossimità della metà del mese di maggio sui principali indici azionari internazionali, ed il fatto che si arrivasse da una rialzo rendeva probabile la successiva discesa.
MA COME SI CONCILIA QUESTO CON UN’AUTOMODIFICA DEL TOP OR BOTTOM?
A mio avviso, sia sul piano grafico che delle dinamiche frattali, inerenti al metodo Top or bottom, pare probabile la formazione di un bottom, sui principali mercati azionari, che apre un bivio interessante ai mercati.
Sotto il primo profilo pare evidente come i recenti minimi siano stati raggiunti in coincidenza o prossimità di riferimenti supportivi dinamici, che paiono rilevanti sicuramente per il medio termine, ma spesso anche in ottica di lungo.
E PER QUANTO RIGUARDA IL TOP OR BOTTOM?
La rilevanza degli elementi grafici, dianzi descritti, si unisce al fatto che tali minimi siano stato raggiunti in coincidenza/prossimità di elementi di bottom, relativamente ai setup giornalieri e settimanali, fattore da non sottovalutare.
E QUESTO ELEMENTO QUALI PROSPETTIVE COMPORTA PER I MERCATI?
Come dicevo, ci sono elementi di bottom riconducibili al time frame giornaliero ed a quello settimanale, ma è il time frame mensile, quello che apre uno scenario interessante in ottica di medio/lungo.
La tenuta dei recenti minimi, infatti, potrebbe essere solo l’inizio di un’evidente automodifica rialzista per i mercati, secondo il tipico paradigma di inversione rialzista del Top or bottom su time frame mensile.
Una conferma in tal senso, in chiusura mensile, comporterà una probabile ripresa anche per i prossimi mesi.
In quest’ottica rilevante la tenuta dei recenti minimi.
E NEL FRATTEMPO, QUALE PROSPETTIVA SI VA DEFILANDO?
Sicuramente, uno degli scenari possibili vede i recenti minimi come bottom di medio, individuati su time frame giornaliero e settimanale, come base della ripartenza che dovrebbe poi essere confermata a livello mensile.
Tale scenario, sul piano grafico, verrebbe meno in caso di cedimento dei recenti supporti.
E QUALORA, INVECE, PREVALESSE LO SCENARIO RIBASSISTA?
In tal caso, la negatività potrebbe protrarsi almeno sino al prossimo mese e, nel caso di mancata inversione e luglio, proseguire molto probabilmente nei successivi mesi estivi, salvo ulteriori automodifiche segnalate dal metodo.