dal nostro corrispondente a Tenerife
Questa mattina facendo la solita rassegna stampa on line ho trovato un’intervista del ElPais a Junker Presidente della Commissione Europea.
Mi ha colpito questo passaggio riguardante il Catalexit: “¿Se ha convertido el procés en un dolor de cabeza para la UE? Cataluña es una gran, una enorme preocupación. No me gusta la situación que ha provocado: es un desastre. En muchos sentidos. Ha enrarecido la atmósfera política, ha generado una fractura interna en la sociedad española, y en la catalana: crea problemas dentro de las familias, entre los amigos. Es triste. Esto nunca debería haber pasado.”
In queste settimane abbiamo dato molti aggiornamenti su ProieionidiBorsa sull’evoluzione politico economica del Catalexit, una notizia importante potrebbe arrivare nei prossimi giorni per la candidatura di Milano per ricevere la sede dell’Ema (agenia del farmaco europea) che dovra’ lasciare Londra per il Brexit. I nazionalismi e i movimenti economici che ne sono derivati, stanno quindi generando crisi ma anche opportunita’, come movimenti di aziende e lavoratori. Nel breve, sia Londra che Barcellona stanno pagando un prezzo salato per le loro volonta’ indipendentistiche.
Per questo Lloyd Blankfein, numero uno di Goldman Sachs, e’ arrivato a chiedere un secondo voto sulla Brexit forse preocuppato per le conseguenze per la City nel lungo termine.
Ed i mercati? Gerando Marciano durante uno dei nostri colloqui mi aveva chiesto una mia opinione sulle possibili ripercussioni del Catalexit per il mercato italiano.
Devo dire che ci sono state sicuramente, toccati i 23.000 punti, la retromarcia verso supporti importanti di breve a 22.100 circa e’ stata rapida. Ora dobbiamo vedere se il misto di incertezza politica e economica che si e’ generato a livello internazionale potra’ portare il FTSEMIB a ritestare i 21.400 punti con la possibilita’ di invertire il trend rialzista. I mercati americani sembrano mantenere una forza che quelli europei hanno perso da diverse settimane.
Quindi fare molta molta attenzione.
A proposito di Trend, molto difficile reperire alloggi in affitto in questa “temporada invernale” a Tenerife, anche i prezzi sono quasi raddoppiati in quattro anni specie nelle zone turistiche. L’Alternativa Tenerife quindi e’ ancora molto importante e come per Milano per la sede Ema (citta’ italiana che gia’ oggi riceve piu’ turisti) l’isola canaria potrebbe ricevere ancora una spinta ulteriore dal Catalexit al suo boom turistico e migratorio. Il 4 gennaio 2018 sto organizzando un importante Convegno in collaborazione con l’Associazione A.P.I.C.E. a Los Cristianos dopo il successo di quello del 10 novembre a Gran Canaria, ad Arona infatti la comunita’ italiana sfiora gia’ il 20% della popolazione…
Dott. Riccardo Barbuti