dal nostro corrispondente a Tenerife
Nelle settimane passate abbiamo approfondito la fase politica del CATALEXIT, oggi facciamo il punto sulle conseguenze economiche.
Ieri infatti si e’ celebrato uno “sciopero di natura politica”, poco impatto sui lavoratori, molto sui cittadini e sull’immagine catalana. Infatti sono state bloccate strade e linee ferroviarie dell’Ave (l’alta velocita’ spagnola). Pochi attori nello sciopero, molti giovani e antisistema,la componente piu’ attiva nell’indipendentismo catalano; gli imprenditori catalani e i lavoratori iniziano invece a preoccuparsi. Il BOICOT (boicottaggio) dei prodotti catalani arriva secondo i sondaggi gia’ oggi ad un 23% nel resto di Spagna. Specie sotto Natale, le tavole spagnole sono colme di prodotti di produzione catalana, una frenata nelle vendite di un 30% si sommerebbe alla stessa percentuale di diminuzione di turisti nelle ultime settimane e potrebbe portare all’inizio dei licenziamenti.
La crisi del CATALEXIT rimane quindi ad un livello profondo e pernicioso, sembra quindi che l’elezione del 21 dicembre potra’ risolvere poco, nei prossimi mesi vedremo l’effettivo impatto sul PIL catalano, spagnolo e europeo del CATALEXIT.
Intanto oltre alle destinazioni turistiche spagnole alternative, Andalucia, Valencia e Canarias, anche Bilbao potrebbe approfittare del CATALEXIT, infatti Bilbao ha ricevuto il premio come Miglior citta’ europea 2018 “tras imponerse a Ljubljana (Eslovenia) y Viena (Austria) en los premios The Urbanism Awards 2018, que otorga la organización internacional The Academy of Urbanism. Para conceder este premio han evaluado a las ciudades finalistas no solo en cuestiones urbanísticas, sino también en cuanto aspectos ambientales, sociales, innovadores, gobernanza, e identitarios.” fonte www.eitb.eu.
Molte delle 2200 imprese fuggite in queste settimane dalla Catalogna hanno preso la via basca anche per questo recente premio?
Dott. Riccardo Barbuti
Alternativa Tenerife