Leonardo: fioccano i giudizi positivi, ma il titolo non sembra reagire. Le attese per i prossimi giorni

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Nonostante i giudizi positivi la forza del titolo non è stata ancora sufficiente per invertire al rialzo. Il livello chiave in tal senso è area 15.37€. La sua rottura al rialzo, infatti, aprirebbe al raggiungimento dell’obiettivo in area 16.7€.

In caso contrario si ripartirebbe al ribasso con I° obiettivo naturale in area 14.24€.

News: Fonte MilanoFinanza

Fitch è stata la prima agenzia ad alzare il rating del debito di Leonardo  a investment grade e ieri l’azione ne ha beneficiato (+1,06%). Oggi ritraccia dello 0,72% a quota 15,13 euro. Nel dettaglio, Fitch ha alzato il rating del gruppo italiano della Difesa a BBB- con un outlook stabile. Moody’s e Standard&Poor’s hanno un rating speculative. In realtà il mercato aveva già scontato un miglioramento del profilo economico e finanziario di Leonardo , come si evince dall’emissione dello scorso giugno (600 milioni di euro a 7 anni con un tasso fisso dell’1,5%).

“La notizia è positiva, ma non vediamo effetti particolari né a livello di costo del debito, dato che già lo scorso giugno, pur non essendo investment grade, era stato emesso un bond in euro a 7 anni al tasso fisso dell’1,5% né a livello di M&A, non ritenendo che l’investment grade sblocchi qualche operazione altrimenti non fattibile”, spiegano stamani gli analisti di Equita (rating hold e target price a 14,9 euro confermati sul titolo).

Anche nell’audizione di ieri alla Camera del ceo, Alessandro Profumo, non sono emerse novità di rilievo. Questi i messaggi più significativi: il nuovo business plan sarà pronto a gennaio, la vendita di Mbda è esclusa, la joint venture con Thalès nel settore spaziale va rivista. Una mossa, quest’ultima, tattica: una conseguenza dell’accordo tra Fincantieri  e Stx France, potenzialmente negativo per Leonardo .

“Come già annunciato durante la presentazione dei risultati del primo semestre di quest’anno il focus è sull’internazionalizzazione, l’individuazione di Paesi con cui stringere partnership col supporto del governo e sull’espansione dei servizi. L’obiettivo di crescita di fatturato al 5% annuo, pur ammettendo che non è facile, rientra nel range presentato dall’ex ceo Moretti nel business plan 2017-2020 del +3/5%. Gli altri target sono un Ros all’11% e un book-to-bill di circa 1 volta”, ricordano gli analisti di Equita. Al momento, quindi, “sembra che l’obiettivo del nuovo piano industriale sia il miglioramento del profilo di crescita, una riorganizzazione del portafoglio delle attuali attività e ancora una disciplina finanziaria”, aggiungono a Mediobanca  Securities (rating outperform e target price a 16,5 euro).

L’ad ha confermato la guidance 2017 che prevede nuovi ordini per 12-12,5 miliardi di euro, ricavi pari a 12 miliardi di euro, un ebita di 1,250-1,3 miliardi di euro, un free casf flow operativo di 500-600 milioni di euro e un debito netto di 2,5 miliardi di euro. Infine ha sottolineato come i rapporti con Thales nelle joint venture dello spazio richiedano delle riflessioni e ha espresso preoccupazione in relazione ai rapporti coi francesi sulla questione Fincantieri -Stx per la protezione delle specifiche competenze di Leonardo . “E’ chiaro che Leonardo  dedicherà molta più attenzione e risorse alla sua politica commerciale. Il motivo alla base dei modesti risultati commerciali deriva dalle misure di taglio dei costi attuate dall’ex ceo Moretti”, commentano gli analisti di Banca Akros.

Per quanto riguarda il caso Fincantieri , gli esperti di Banca Akros osservano che le navi di Fincantieri  sono attrezzate con i sistemi di Leonardo , mentre le navi di Naval Group sono dotate dei sistemi di Thalès. Leonardo  ha registrato circa 1 miliardo di euro di ricavi annui per quanto riguarda i radar/sistemi navali. Per cui “le trattative tra Fincantieri  e Naval Group probabilmente hanno importanti conseguenze per Leonardo . Comunque sottolineiamo che l’azione Leonardo  è estremamente conveniente a questi prezzi in quanto tratta a circa 12 volte il multiplo prezzo/utile 2017 quando Thalès tratta a 19,5 e Bae a 13,8 volte. Per cui manteniamo il rating accumulate e il target price a 17 euro su Leonardo “, concludono gli analisti di Banca Akros.

Nel complesso, mentre gli analisti di Banca Imi giudicano positivamente l’aggiornamento del rating da parte di Fitch, vedono i target di fatturato un po’ impegnativi e certamente al di sopra delle loro stime. In più evidenziano che la mancanza di un driver M&A, come Mbda, rimuove un catalizzatore per un potenziale rialzo del titolo in borsa. “In attesa del nuovo piano industriale, manteniamo il rating hold su Leonardo  con un prezzo obiettivo a 14,5 euro”, concludono a Banca Imi.