Per la decima seduta consecutiva il titolo continua ad appoggiarsi al supporto in area 0.7555€ (I° obiettivo naturale). L’incapacità di proseguire verso gli obiettivi ribassisti indicati in figura fa pensare a una fase di accumulazione che potrebbe precedere una fase rialzista. Qualora tale inversione rialzista dovesse verificarsi il I° obiettivo naturale si trova in area 0.86€.
Al ribasso gli obiettivi sono quelli indicati in figura.
News: Fonte MilanoFinanza
L’incontro tra l’ad di Telecom Italia , Amos Genish, e il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, è andato molto bene tanto che apre una fase nuova di relazione più costruttiva. Se, infatti, il ceo del colosso tlc ha definito l’incontro “positivo e produttivo”, Calenda a sua volta ha detto che è stato “molto buono e positivo”. Poi ha precisato che è stato “stabilito un metodo di lavoro che è quello di avere un approccio positivo e costruttivo”.
Il metodo, ha proseguito, “invece di come è stato in passato, di avere ogni volta un approccio oppositivo, come per esempio sulle gare per le aree bianche, è quello di discutere dei problemi prima che si possano creare, di cercare di risolverli con l’obiettivo comune che è il nostro obiettivo principale di avere una maggiore connettività” che oggi è importante non solo per le telecomunicazioni ma è fondamentale per tutta l’industria 4.0.
Anche per questo per Calenda è stato “il miglior incontro da quando faccio il ministro” con la società. Infatti, è stato “molto aperto e rispettoso dei reciproci ruoli e prerogative: la loro che è quella di gestire un’azienda molto importante per il Paese, la nostra che è quella di rispettare l’interesse nazionale”, ha aggiunto.
E’ stato un incontro a 360°: “abbiamo parlato di tutto in modo franco e aperto”, ha rivelato Calenda, quindi probabilmente anche del tema della rete di Telecom Italia . Calenda rivedrà presto Genish. “Abbiamo deciso di vederci appena loro avranno prodotto il piano industriale per vederlo insieme”, ha annunciato il ministro, fiducioso sul fatto che si possa “aprire una fase nuova più produttiva e costruttiva rispetto al passato”.
L’incontro sembra, quindi, aver rasserenato le relazioni tra le parti. “Riteniamo che si stia avvicinando gradualmente la fine di questa lunga saga. Le tensioni con Roma si stanno attenuando e questo contribuirà a ripristinare la fiducia degli azionisti in questa storia di investimento, prima dei risultati trimestrali che verranno svelati a breve”, hanno affermato gli analisti di Mediobanca Securities (rating outperform e target price a 1,34 euro), convinti che concentrarsi sui fondamentali permetterà finalmente a Telecom Italia di chiudere il divario di valutazione con i competitor europeo, almeno in parte (TI sta scambiando al 30% di sconto rispetto ai peers). “Eventuali corporate action potrebbero essere la ciliegina sulla torta”.
Il procedimento del governo relativo all’esercizio del golden power in relazione al passaggio di controllo di asset di telecomunicazione dovrebbe chiudersi intorno a metà novembre. Più volte Calenda ha sottolineato di voler garantire una rete aperta e capace di investire. Questo potrebbe implicare una spinta verso la societarizzazione della rete di Telecom Italia .
L’ipotesi di demerger o Ipo della rete rimane sul tavolo, anche per permettere una valorizzazione piena e di mercato della rete, aumentare la flessibilità finanziaria del gruppo tlc e valutare opzioni di consolidamento con Open Fiber, controllata di Enel . Però gli analisti di Equita ritengono l’Ipo un percorso più interessante per Telecom Italia , in quanto manterrebbe il controllo dell’asset facilitando, comunque, sviluppi strategici futuri.
“Un’ipo come quella di Inwit rimane l’opzione migliore in quanto Telecom Italia otterrebbe del denaro, manterrebbe il controllo dell’asset attraverso una solida governance e poi terze parti potrebbero entrare nel nuovo veicolo. Come promemoria, la valutazione di 15 miliardi di euro per la rete porterebbe il valore implicito del business servizi di TI a 3 volte l’ebitda, o a uno sconto del 50% sui competitor. Di conseguenza, nel miglior scenario, al nostro target price a 1,34 euro Telecom Italia scambierebbe a uno sconto del 15% rispetto alle società rivali o in linea con la media storica degli ultimi 5 anni”, prevedono gli analisti di Mediobanca .
Domani intanto si riunisce il cda di Telecom Italia per approvare il progetto di una joint venture sui contenuti media con Canal+, ma a quanto pare il controllo sarà 60% TI e 40% Canal+ e non 80%/20% come precedentemente indicato, andando incontro a una richiesta dei consiglieri indipendenti. Inoltre, Mediaset non dovrebbe entrare nella joint venture: un eventuale accordo con Vivendi sarà regolato a parte e al massimo dovrebbe prevedere che Mediaset fornisca contenuti alla joint venture.
La scelta di ribilanciare le quote nella jv è positiva, in quanto dovrebbe andare a ridurre i potenziali conflitti di interessi, così come la decisione di gestire separatamente i termini di un accordo con Mediaset . “Il riequilibrio delle quote e l’atteggiamento cauto sugli investimenti per i contenuti premium sono elementi positivi, a nostro avviso, in questa fase di avvio di una strategia media”, hanno osservato stamani gli analisti di Equita (rating buy e target price a 1,26 euro confermati sul titolo TI).
Mentre per quando riguarda Persidera, i potenziali compratori (Blackstone, Kkr, Trilantic, Terra Firma, Ei Towers e Rai Way ) hanno ricevuto da Telecom Italia il materiale informativo e tra qualche settimana potrebbero essere raccolte le prime offerte non vincolanti. TI, che controlla il 70%, punta a una valorizzazione pari ad almeno 350 milioni di euro per il 100% della società. Se non si trovasse un compratore, la partecipazione in Persidera potrebbe essere conferita a un trust per ottemperare agli impegni presi da Vivendi con il regolatore europeo.
“Persidera ha generato ricavi pari a 80 milioni di euro, un ebitda di 40 milioni di euro nel 2016, ma nel 2017 potrebbe essere inferiore a 35/37 milioni di euro a seguito della perdita del contratto di Cairo”, fanno presente gli analisti di Banca Akros (rating accumulate e target price a 1,5 euro). “Una valutazione di Persidera a 10 volte l’ebitdsa sarebbe ragionevole anche tenendo conto dei multipli pari a 12 volte di società come Rai Way ed Ei Towers . Comunque le implicazioni positive dalla vendita di Persidera sono modeste visto che vale l’1,5% della capitalizzazione di mercato di TI”.
A sostenerne i corsi è anche Macquarie che ha confermato il rating outperform e il target price a 1,1 euro: “Telecom resta la nostra top pick italiana vista la valutazione interessante”, hanno detto gli esperti, citati dall’agenzia Mf-DowJones, per i quali l’intervento politico (il golden power) “evidenzia l’importanza delle reti”.