In una seduta che ha visto l’indice italiano contenere le perdite grazie alle speculazioni su FCA, Intesa Sanpaolo si conferma, tra i principali bancari, quello più solido. La sua performance, infatti, è la migliore tra i bancari del listino principale.
La solidità del titolo si evince anche dal suo comportamento degli ultimi due mesi.
Dalla chiusura del 28 Giugno, infatti, quando il titolo ha rotto l’ultima resistenza prima del I° obiettivo naturale in area 2.97€, abbiamo assistito a una lenta, ma inesorabile, salita delle quotazioni che lo ha portato a guadagnare circa il 3%. Se da un lato questo procedere lento è garanzia di solidità e di bassa volatilità sul titolo, dall’altro non garantisce lo slancio che servirebbe per avere ragione della fortissima resistenza in area 2.974€. Se ciò dovesse accadere si aprirebbero le porte per un rialzo fino al II° obiettivo naturale in area 3.45€. Al ribasso va monitorato il supporto in area 2.79€. La sua rottura indebolirebbe la tendenza rialzista e potrebbe favorire discese fino in area 2.679€. Quest’ultimo livello rappresenta lo spartiacque tra tendenza rialzista e ribassista e va monitorato con molta attenzione.