ROMA (Reuters) – La mancanza di lavoro tra i giovani dell’Eurozona resta al di sopra dei livelli precedenti alla crisi finanziaria internazionale, mentre il rapporto con la disoccupazione totale è variato molto, dice oggi la Banca Centrale Europea, suggerendo che la disoccupazione giovanile rappresentava un problema già prima del 2007.
“La disoccupazione giovanile è particolarmente alta in Grecia, Spagna e Italia, a seguito di forti aumenti registrati durante la crisi”, dice la Bce nel suo bollettino mensile, segnalando anche una forte eterogeneità tra i diversi Paesi.
“Tuttavia, nonostante i tassi molto alti di disoccupazione tra i giovani, il rapporto tra disoccupazione giovanile e totale non ha subito variazioni significative tra il 2007 e il 2016, il che suggerisce che la disoccupazione giovanile ha seguito l’andamento della disoccupazione totale”.
“Gli altissimi livelli di disoccupazione giovanile raggiunti durante la crisi riflettono quindi sia l’intensità di quest’ultima sia un tasso di disoccupazione tra i giovani relativamente alto già nel periodo precedente alla crisi”, è la conclusione di Francoforte.
La Bce segnala “l’ampia eterogeneità tra i diversi paesi: nel complesso dell’area dell’euro il tasso di disoccupazione giovanile è 2,2 volte più alto del tasso di disoccupazione totale, mentre in Italia e in Lussemburgo è maggiore di oltre tre volte, ed è solo 1,7 volte superiore in Germania”.