Alla chiusura del 4 Aprile scrivevamo (La settimana in corso potrebbe avere conseguenze importanti per il NIKKEI)
Sono ormai mesi che il NIKKEI non riesce a trovare una direzione definita.
Dopo che nel 2015 il NIKKEI ha fatto segnare nuovi massimi a partire dal 2000, abbiamo assistito ad un progressivo indebolimento delle quotazioni.
Dai minimi del 2016 è partito un rialzo di oltre il 30% che durante le ultime settimane ha, però, mostrato in progressivo indebolimento. Da metà dicembre di fatto i prezzi si sono mossi nell’intervallo 18650 – 19350.
Nel caso di rottura del limite superiore gli obiettivi successivi si troverebbero a 20400 prima e a 23100 poi. La rottura del supporto in area 18650, invece, aprirebbe le porte a un ribasso con obiettivi che, in prima approssimazione, si trovano in corrispondenza dei minimi del 2016.
Il mio nome e’ Stefano Roperti, Senior Executive Manager dell’ Exante Investment Team.
Laurea in Business Administration, oltre 5 anni di esperienza nel settore dell’intermediazione finanziaria
La finanza non e’ solo il mio lavoro ma anche la mia passione!
Ci sono due aspetti interessanti che vanno sottolineati:
- evidenziato con il rettangolo verde, è mostrato un canale laterale-ribassista che caratterizza le quotazioni da metà dicembre;
- il TC2 è proprio sul punto di dare un segnale short, manca veramente poco.
Le probabilità, quindi, che la direzione sia verso il basso sono molto elevate.
Se ciò dovesse accadere il I° obiettivo naturale del ribasso si troverebbe in area 16900.
Le settimane successive hanno confermato quanto indicavano le probabilità.
Il TC2 ha dato un segnale ribassista e il supporto in area 18650 è stato rotto al ribasso. Le quotazioni, quindi, puntano il I° obiettivo naturale in area 16900. Qualora questo livello dovesse essere rotto al ribasso le quotazioni punterebbero area 14000. Stiamo parlando, quindi, di un potenziale ribasso di oltre il 20%.
Le speranze dei rialzisti sono legate al recupero in tempi brevi dell’ex supporto (ora resistenza) in area 18650.