Quando si decide di fare un investimento azionario di lungo periodo ci sono due aspetti da considerare:
- le potenzialità del titolo (trend in corso, suoi obiettivi, solidità societaria);
- la volatilità del titolo. Molto spesso, infatti, la scelta è giusta, ma lo si capisce solo a posteriori. Nell’evolversi delle quotazioni l’elevata volatilità ha spinto l’investitore, stressato dalle montagne russe, ad abbandonare. Quasi sempre in perdita.
Andiamo, quindi, ad analizzare questi due aspetti per i principali titoli del settore petrolifero a Piazza Affari. Le azioni prese in considerazione sono le prime tre per capitalizzazione: ENI, TENARIS e SAIPEM.
Il grafico seguente è stato ottenuto assumendo per ciascun titolo una quotazione arbitraria pari a 100 il 1 Gennaio 2003.
Notiamo subito come nel periodo considerato TENARIS abbia avuto di gran lunga la migliore performance. Sicuramente ci saranno stati “scienziati del trading” che hanno venduto sui massimi e acquistato sui minimi amplificando la performance. Quante persone, però, saranno entrate sui massimi (spinte dall’ottimismo del momento) e uscite sui minimi (devastate da ribassi di oltre il 70%)?
Da questo punto di vista ENI è stata meno volatile (anche se con ribassi del 50% dai massimi) e con un rendimento positivo meno interessante. SAIPEM, invece, è la peggiore avendo vissuto alti e bassi di circa il 90% e con una perdita di circa il 20% dall’inizio del periodo considerato.
Andiamo ad analizzare nel lungo periodo ciascun titolo separatamente.
ENI
Sul titolo è in corso una proiezione rialzista il cui I° obiettivo naturale è in area 20.5. Tale proiezione è sostenuta anche dal TC2 il cui segnale long è ancora in corso.
Solo una chiusura mensile inferiore a 14.18 metterebbe in crisi i rialzisti e darebbe fiato a chi punta sul ribasso del titolo.
Per completezzza riportiamo le raccomandazioni di alcuni Uffici Studi pubblicate da inizio Marzo.
TENARIS
Sul titolo è in corso una proiezione rialzista che dopo aver raggiunto il I° obiettivo naturale tra fine 2016 e inizio 2017 ha iniziato un timido ritracciamento. Tra l’altro atteso, visto che il raggiungimento del I° obiettivo è sempre seguito da prese di beneficio.
Parliamo di timido ritracciamento in quanto al momento le quotazioni sono ancora all’interno dell’ultima barra rialzista. Inoltre ribassi fino in area 13.88 sono compatibili con lo scenario rialzista. Per il futuro del rialzo, quindi, è importante che tenga area 13.88. In caso di prosecuzione del rialzo e della rottura di area 17.4 il successivo obiettivo si trova in area 26.
La debolezza del titolo ha indebolito anche il TC2 che potrebbe a breve dare un segnale short.
L’incertezza che regna sul titolo è testimoniata anche delle indicazioni dei principali Uffici Analisi.
SAIPEM
Sul titolo è in corso una proiezione ribassista che lo ha portato a perdere circa il 95% dai massimi del 2012.
Dal punto di vista tecnico sono possibili discese fino in area 0.8. Tuttavia la fase di accumulazione che va avanti ormai da inizio 2016 fa ben sperare in una prossima svolta rialzista. Questo scenario (un po’) ottimista è supportato dal TC2 che si trova in una regione dove potrebbe dare un momento all’altro un segnale long.
Un segnale molto importante sarebbe la rottura al rialzo di area 0.65.
L’incertezza che regna sul titolo è testimoniata anche delle indicazioni dei principali Uffici Analisi.