Analisi di Fiat con il Metodo RCM

Portofino

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Preliminarmente, occorre osservare che il settore automotive è stato uno dei più colpiti dalla pesante fase recessiva, che sui principali mercati internazionali si è riflessa nel periodo 2.007/2.009.

Il titolo Fiat, ovviamente, è uno dei più rappresentativi del settore e, considerato anche il consistente calo intervenuto dai massimi del 2.007, che ha portato il prezzi a perdere quasi il 90%, ci domandiamo se valga la pena intervenire in ottica d’investimento.
A tale riguardo, applichiamo i metodi indicati nell’ebook RCM, ed otteniamo alcune stime sul possibile fair value del titolo.
Per fare questo, osserviamo alcune avvertenze metodologiche.

Al momento, non sono stati ancora ufficializzati dati parziali dell’anno in corso, inerenti alla trimestrale, e pertanto occorre dire che un eventuale proiezione di tali dati, su base annua, che mutino il quadro desumibile dal progetto di bilancio 2.009, che dev’essere ancora approvato dall’assemblea degli azionisti, potrebbero portare a considerazioni molto diverse.
Saranno tali dati la vera cartina di tornasole, ed ancor più quelli inerenti alla semestrale.
Per il calcolo del fair value, utilizziamo quindi i dati sino al progetto di bilancio 2.009, e scopriamo una sorprendente (ancora un volta) fedeltà a quanto rispecchiato nei corsi di borsa.

Il dato che salta all’occhio, nel progetto di bilancio 2.009, è un utile netto negativo (perdita).
Per questo motivo, nel metodo MMM non consideriamo il multiplo P/E, e l’analisi viene svolta tramite gli altri due multipli.
In questo caso, quindi, quanto desunto dagli ultimi tre anni, tramite il metodo MMM, va poi suddiviso per due, e non per tre.

Considerando, invece, gli altri due metodi/software allegati all’ebook, otteniamo indicazioni negative, che devono destare l’attenzione.
In sintesi, quindi, ecco i risultati:
otteniamo le tre indicazioni A/B/C, che vanno considerate secondo quanto spiegato nell’ebook.
A:9,47
B:7,129
C:- 4,576.

Come risulta evidente, una delle indicazioni assume valore negativo, e questo dipende dal fatto che il bilancio 2.009 si chiude in perdita.
Questo ci fa dire che, se i risultati già desumibili a livello prima trimestrale e poi semestrale non indicheranno un’inversione di tendenza, probabilmente il titolo Fiat sarà destinato a sottoperformare, e l’eventuale conferma del trend negativo, inerente ai margini reddituali, costituirà una seria ipoteca sul titolo.

Le stime degli analisti, infatti, oscillano tra chi reputa possibile un ritorno all’utile, nell’ambito dell’esercizio in corso, e chi ritiene invece questo evento quanto mai incerto.

Molto dipenderà, probabilmente, anche dall’eventuale riconferma, o meno, della politica degli incentivi.

L’indicazione C, quindi, in assenza di significativi mutamenti sulle prospettive dei margini reddituali, ci fa ritenere il titolo assolutamente non interessante in una prospettiva di medio/lungo termine.

Nel frattempo, in ottica di breve/medio, le indicazioni A e B (9,47 e 7,129) si rivelano, ancora una volta, particolarmente affidabili.

Considerando, infatti, l’andamento dei corsi azionari del titolo nel 2.010, notiamo che hanno oscillato tra un massimo di 11 ed un minimo di 7,58, il che significa, rispettivamente, un 16% circa di sopravalutazione ed un 20% circa di sottovalutazione, rispetto al fair value di 9,47, mentre, rispetto al fair value di 7,129, i massimi si collocano attorno ad un 50% e più di sopravalutazione ed i minimi a circa il 6% di sopravalutazione.
Resta quindi confermata la validità, al momento, del fair value di 9,47, con una tendenza del titolo a portarsi, in corrispondenza dei minimi, attorno al fair value B.

Le prospettive sul titolo potrebbero significativamente mutare,quindi, solo in caso di indicazioni diverse, rispetto all’attuale quadro di bilancio, da parte di trimestrale e semestrale.

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