Dovrebbe essere arcinoto che la gamba ribassista iniziata il 22 Giugno, non ci ha colto di sorpresa, in quanto il ribasso che ne è seguito era stato da Noi prontamente previsto.
Il 22 Giugno, è posizionato a 90 gradi dal 21 Marzo, ma soprattutto a 180 gradi dal 22 Dicembre, cioè in opposizione al solstizio d’inverno, e dà inizio alla stagione estiva con il solstizio d’estate.
E’ uno dei giorni più importanti dell’anno, ed è molto probabile assistere a delle inversioni !
Ora dopo ribassi violentissimi, che hanno preso di contropiede la gran parte degli addetti ai lavori, cosa ci attenderà ?
Il 30 Giugno non solo rappresenta la fine del mese, ma anche la fine del semestre e del secondo trimestre dell’anno.
Una prima parte dell’anno da dimenticare per i Mercati azionari, e le chiusure mensili sembrano non promettere nulla di buono.
Cosa attendiamo per i prossimi giorni ?
Perlomeno un piccolo rimbalzo dovuto all’Effetto TOM,ma potrebbero esserci delle vere sorprese.
I primi a riportare “un’anomalia” nelle performance dei mercati azionari nel periodo che inizia con l’ultimo giorno di borsa del mese e finisce con il terzo giorno del mese successivo furono Lakonishok and Smidt nel 1988.
Nel loro studio gli autori hanno dimostrato che durante il periodo in cui si verifica questa anomalia, nota come “Turn-of-the-Month effect” (TOM), si concentrano tutti i guadagni del Dow Jones nel periodo dal 1897 al 1986.
In particolare, la performance media nei quattro giorni del TOM è dello 0,473%, mentre su tutto il mese è dello 0,349%. Ciò vuol dire che la performance media del DJ negli altri giorni nel mese è negativa.
Uno studio successivo più dettagliato è riportato nell’articolo dal titolo “Equity Returns and the Turn of the Month” di W. Xu e J. McConnell, dove è stata
studiata la performance giornaliera di un ampio numero di azioni su diversi mercati internazionali nel periodo dal 1926 al 2005.
Le conclusioni del lavoro citato possono essere riassunte nei seguenti punti :
l’effetto TOM è concentrato in un intervallo di quattro giorni ([-1;+3]) e l’eccesso rispetto agli altri giorni di borsa del mese varia tra lo 0.15% e lo 0.20% (vedi Tabella 14);
la probabilità che l’intervallo [-1;+3] abbia una performance positiva è di circa il 70%;
l’effetto TOM è presente sia per large che small-caps, sebbene per queste ultime sia più pronunciato;
non è correlato ne’ ad un aumento della volatilità ne’ ad un aumento dei volumi;
non è confinato ai soli mercati americani. 30 su 34 mercati azionari di altri paesi, infatti, mostrano lo stesso effetto. I quattro mercati che non sono compatibili con tale effetto sono Argentina, Colombia, Italia e Malesia;
è indipendente dall’effetto Gennaio. La performance media
al TOM, escludendo il passaggio da Dicembre a Gennaio, è dello 0.15% , mentre per gli altro giorni è dello 0.00%. Se si considera, invece, la sola fine del mese tra Dicembre e Gennaio la performance media al TOM è dello 0.23%, mentre quella degli altri giorni è dello 0.10%. Per cui, sebbene la performance media assoluta sia maggiore nei mesi di Dicembre e Gennaio, l’ampiezza relativa è la stessa
per tutto l’anno;
ne’ gli strumenti del Tesoro ne’ i bond corporate mostrano tale effetto.
Quindi, sarebbe logico, dopo la caduta verticale degli ultimi giorni, assistere
quantomeno ad una reazione rialzista.
Da questa reazione, che giocoforza presto si svilupperà, capiremo il prossimo futuro dei Mercati.
Una sola considerazione : “mai fasciarsi la testa prima di essersela rotta !”
10 giorni fa molti gridavano ad un nuovo miracolo rialzista, oggi riconsiderano minimi su minimi.
La nostra Mappa del 2010, continua a ribadire : Top annuale fra Marzo ed Aprile, e Bottom ad Ottobre, ma qualsiasi futuro proiettato può essere “sconfessato” dalla realtà….
E a volte, la realtà futura è più semplice di quanto potrebbe apparire.
I falsi segnali abbonderanno nei prossimi giorni.