(Reuters) – Corrado Passera ha ritirato la propria offerta alternativa per il risanamento del Monte dei Paschi, presentata il 13 ottobre, lamentando una “totale chiusura” da parte della banca.
In una nota che dà conto della lettera inviata oggi a cda e collegio sindacale della banca senese per informare del ritiro della proposta, Passera dice che a lui e agli investitori che rappresenta “sono state negate le condizioni minime per procedere”.
Il piano alternativo avanzato dall’ex ministro, secondo quanto riportato nella nota, prevedeva “lettere di interesse ufficiali da parte di primari investitori internazionali per circa 2 miliardi di euro (che, come previsto nella nostra lettera, avremmo messo a disposizione della Banca appena firmato il patto di riservatezza) e dell’assunzione di un impegno a garantire l’aumento di capitale in opzione agli attuali azionisti per 1-1.5 miliardi di euro”.
Intorno alle 10,35 il titolo Mps sale dell’1% dopo un avvio molto più brillante, in seguito ad alcune notizie di stampa sul road show in corso, che ieri ha fatto tappa a Doha, e soprattutto dell’esistenza di un piano di salvataggio di emergenza che il governo avrebbe discusso con Bruxelles, con una garanzia pubblica sull’aumento a fronte della conversione obbligatoria in azioni da parte dei soli obbligazionisti subordinati istituzionali.
Non è stato possibile per il momento avere commenti dal Tesoro, primo azionista di Mps con il 4%, ne’ dalla banca.
Ieri Reuters aveva riportato, da una fonte a conoscenza della proposta di Passera, di una sorta di ultimatum dell’ex ministro per avere ripsosta dalla banca per l’accesso alla due diligence.
Passera nella sua lettera lamenta anche il fatto che la sua richiesta di presentare il piano alternativo in Bce non è stata sostenuta dalla banca senese. “Abbiamo contemporaneamente chiesto di poter presentare all’Autorità di Vigilanza europea la nostra proposta per poter eventualmente correggerla o integrarla. Anche su questo punto la resistenza è stata totale”, scrive Passera, secondo la nota.
L’ex ministro, che finora non ha mai rivelato chi siano gli investitori che rappresenta, ha detto che “questa chiusura esplicita nei confronti della nostra proposta ci pare contraria all’interesse della Banca e di tutti i suoi azionisti”.
(Redazione Milano)