a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro
Oggi la borsa tedesca è rimasta chiusa per festività. Dopo un avvio incerto le borse europee hanno rivolto lo sguardo al ribasso. Il FTSE MIB è stato tra i peggiori. La sua performance è sempre influenzata dal settore finanziario, le quotazioni delle principali banche continuano a scendere. L’unica eccezione è stato l’indice britannico, che dopo la pubblicazione positiva sul dato relativo al settore manifatturiero ha guadagnato oltre un punto percentuale.
Sul fronte opposto, gli indici americani nonostante siano in rosso non hanno toccato nuovi minimi rispetto a Venerdì.
Le commodities, invece, continuano il loro trend ribassista. L’unico a far la differenza è il petrolio, che dopo tre mesi tocca nuovamente la quota 50$ a barile. Oggi, dopo una settimana di incertezza sull’accordo Opec, sono state comunicate le riduzioni giornaliere di produzione, tra i 32,5 e i 33,0 milioni di barili al giorno.
Di conseguenza, la sua quotazione è diretta verso i 60$? O è il solito rally di breve?
Vedremo. Intanto, questa notizia non è stata sufficiente a dare un segno positivo agli indici.
Il cambio EUR/USD non si discosta di molto, continua ad effettuare le solite oscillazioni.
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Ma a questo punto qual è la giusta domanda da porsi? Cosa stanno aspettando i mercati?
In un periodo così incerto e di attesa sulla pubblicazione della variazione della disoccupazione americana prevista per il fine settimana, i mercati continuano a mantenere la calma. Troppe risposte si attendono. Da una parte l’incertezza delle banche europee, dall’altra le future elezioni americane e i relativi rialzo dei tassi, non fanno ben sperare a un trend di rialzo anzi.