Quale correlazione tra i mercati americani e quelli europei? Quali conseguenze?

ProiezionidiBorsa

Settimana scorsa abbiamo affrontato l’argomento “I mercati tra serie storiche e analisi tecnica: cosa accadrà fino a fine anno?” Serie storiche che, per ovvi motivi, sono quelle dei mercati americani. L’ovvia domanda, quindi, è

Quanto previsto per i mercati americani si può applicare pedissequamente a quelli europei?

In termini più dotti, qual è la correlazione tra i mercati americani e quelli europei?

Prima di rispondere a questa domanda vogliamo aggiornare lo stato dei mercati americani.

Analisi serie storiche e tecnica mercati americani

Nel nostro ultimo ebook “Il codice dei mercati finanziari” abbiamo analizzato gli ultimi 150 anni di borsa e derivato l’andamento medio degli indici americani in funzione di alcune variabili.

Applicando questo procedimento abbiamo ottenuto il grafico seguente che mostra l’andamento atteso in funzione della settimana di borsa aperta a partire dal 1 Gennaio 2016 al 31 Dicembre 2016. Abbiamo assunto come valore arbitrario una quotazione pari a 100 per il primo giorno di borsa aperta del 2016.

cattura

E’ in corso una proiezione rialzista con gli obiettivi indicati in figura.

La settimana appena conclusasi ha visto le quotazioni prima cadere del burrone per poi risollevarsi. Le quotazioni, infatti, prima hanno rotto al ribasso il supporto a 18060 per poi chiuderci sopra. TC2, invece, ha dato un segnale  ribassista. Queste due situazioni sono indicate dai rettangoli verdi.

Quali dei due segnali (tenuta del supporto, segnale short del TC2) avrà la meglio?

Speravamo che la settimana appena conclusasi desse risposte definitive. Abbiamo avuto due segnali contrastanti!

Settimana prossima, quindi, avrà una rilevanza enorme per capire cosa succederà fino a fine anno.

In caso di rottura del supporto a 18060 sono possibili discese almeno fino in area 17060.

Tutto questo vale sia per i mercati americani che per quelli europei?

Nel grafico seguente è riportato il confronto tra l’andamento del Dow Jones e l’EuroStoxx. I due indici sono posti pari a 100 alla data del 1 Gennaio 1992.

Possiamo notare come fino al 2009 c’è stata una correlazione (quasi) perfetta tra mercati americani ed europei. Solo nel 2000 c’è stata un’esplosione rialzista in Europa che è stata immediatamente riassorbita. Non solo. Mettendo da parte il valore assoluto, l’andamento è sempre stato coerente.

Ma cosa è successo nel 2009?

La FED ha iniziato il Quantitative Easing (QE)! Ciò ha “svantaggiato” i mercati europei che fino al 2012 hanno fortemente sotto-performato quelli americani. Da quel punto in poi, complice il QE della BCE, hanno ripreso ad andare a braccetto con i mercati americani sempre un po’ più forti.

Nei momenti di difficoltà, invece, i mercati americani tengono e quelli europei tracollano.

confronto

Conclusione

Sebbene la correlazione sia sbilanciata a favore dei mercati americani, cosa accadrà in Europa in futuro sarà sicuramente condizionato dagli USA.

Una tenuta di 18060 sul DJ farebbe ripartire anche gli indici americani. Un tracollo sui mercati americani determinerebbe scenari apocalittici sui mercati europei.

Settimana prossima approfondiremo lo scenario di lungo periodo dei mercati europei.