Nelle ultime settimane un fantasma aleggia sulla testa delle compagnie telefoniche europee.
Il 9 Settembre la Commissione Ue ha ritirato il progetto iniziale per la riduzione dei costi di roaming. Procederà pertanto a una nuova proposta con l’obiettivo comunque di abolire tali tariffe da giugno 2017. Rispetto alle indicazioni iniziali (che prevedevano un bonus di 90 giorni all’anno in cui i costi di roaming venivano azzerati) la nuova formula dovrebbe essere ancora più favorevole per i consumatori.
Secondo gli analisti una revisione in questo senso, che porti ad ampliare i giorni di bonus o addirittura ad azzerare completamente i costi, sarebbe penalizzante per gli operatori. Non tanto per l’impatto sulle entrate da roaming quanto per gli effetti sulla competizione dei prezzi. Per gli operatori mobili il roaming vale circa il 5% del fatturato. Per Telecom probabilmente meno e quindi l`impatto sul fatturato sarebbe molto contenuto.
In attesa di queste decisioni cosa aspettarsi nel lungo periodo?
Sul titolo è in corso una proiezione ribassista che ha raggiunto il suo I° obiettivo. Ciò ha determinato un rimbalzo che si è fermato sotto la resistenza dinamica.
Una rottura di questo livello potrebbe provocare un rialzo fino in area 0.986 dove si deciderebbero le sorti di lungo periodo. Al ribasso gli obiettivi sono indicati in figur.
Da notare che TC2 si trova in una regione dove potrebbe dare un segnale rialzista.