Spesso si utilizzano, in analisi tecnica, riferimenti a diversi orizzonti temporali, breve termine, medio termine, e via dicendo, ma che cosa significano queste espressioni?
A ben vedere, non esiste un significato assoluto, che si possa attribuire a questi diversi orizzonti temporali, e così per qualcuno, ad esempio, un arco di tempo di un mese potrebbe essere considerato di medio termine, per qualcun’ altro di breve.
Anche per evitare tali visioni soggettive, è quindi preferibile utilizzare, invece, un riferimento più preciso, parlando ad esempio di time frame settimanale, piuttosto che giornaliero, o mensile, eccetera.
Fatta questa necessaria premessa, occorre però considerare un elemento, che non sempre è così scontato, e che invece potrebbe essere in molti casi decisivo, per impostare una più corretta analisi tecnica.
Quando ci si riferisce ad un determinato orizzonte temporale, spesso si dà per scontato che esso inizi e termini in punti prefissati, e cioè ad inizio e fine della settimana e del mese.
E’ tuttavia possibile considerare diversamente questi time frame, mantenendo le stesse durate di questi orizzonti temporali, ma rilevando che in diversi casi potrebbe essere rilevante considerare un diverso punto di inizio e di fine dei medesimi.
Così, l’orizzonte mensile potrebbe talora dare indicazioni più rilevanti, se fatto iniziare da metà mese in corso, e terminare con la metà del mese successivo.
L’anno in corso ha peraltro conosciuto una particolare circostanza, che induce ad indirizzare l’analisi in tal senso.
Come abbiamo diverse volte sottolineato, infatti, verso la metà del mese di maggio, abbiamo assistito non ad un trend indirizzato sui massimi, ma già in fase discendente, e tale circostanza ci faceva propendere per una seconda parte dell’anno all’insegna di una riaccumulazione, foriera di nuovi, consistenti rialzi.
Al tempo stesso, però, l’inversione della classica polarità di maggio, che vede solitamente formarsi verso metà mese massimi, e non minimi, rilevanti, determinava la probabilità che dalla metà del mese partisse un setup temporale di particolare rilievo, in pratica l’orizzonte temporale mensile avrebbe probabilmente fornito indicazioni rilevanti, facendolo iniziare da metà mese, e sino alla metà del mese successivo, piuttosto che inserendolo nei tradizionali inizio e fine mese.
In altri termini, si rilevava rilevante un’analisi mensile, condotta ad esempio con Top or bottom, ma spostando in avanti di 15 giorni l’inizio e la fine del periodo di riferimento, e mantenendo, invece, la stessa durata, cioè un mese.
Consideriamo, quindi, quali utili indicazioni potevano provenire da una tale metodica a partire dal periodo metà Maggio-metà Giugno sull’indice FTSE MIB.
Questo primo time frame evidenzia una chiara barra d’inversione rialzista, che proietta quindi un possibile setup di massimo per il periodo metà luglio-metà agosto.
E tale indicazione differisce sostanzialmente, come si nota, da quella relativa sempre al time fame mensile, ma considerato dall’inizio alla fine di maggio.
Considerando tale time frame più convenzionale, non avremmo certo assistito nè ad una barra d’inversione, né ad una proiezione rialzista relativa ai time frame successivi.
E’ quanto si verifica anche sul successivo time frame, che presenta, ancora una volta, dinamiche sicuramente diverse, a seconda dei punti di inizio e fine, da cui consideriamo il time frame mensile.
Quest’ultimo, analizzato da inizio a fine Giugno, denota infatti una chiara impostazione ribassista, mentre l’analisi incentrata sulle metà mese di giugno e luglio è caratterizzato da evidente continuità rialzista.
La proiezione peraltro centra pienamente il setup temporale di massimo, nel successivo periodo che va da metà Luglio e metà Agosto e cui segue il ribasso del mese d’Agosto.
Il mese di Agosto, peraltro, se considerato tradizionalmente, cioè da inizio a fine mese, avrebbe indicato una proiezione ribassista, mentre continuando ad applicare il time frame riposizionato su metà mese, si sarebbe, ancora una volta, ottenuta un’indicazione diversa, e particolarmente utile, per comprendere il futuro dell’indice.
Analizzando, infatti, l’indice nel periodo compreso tra metà Luglio e metà Agosto, avremmo avuto una sostanziale indicazione di lateralità, come poi effettivamente intervenuta nel successivo mese di Settembre.
Ed anche quest’ultimo mese, considerato dall’inizio alla fine, non avrebbe fornito che segnali incerti, mentre analizzato da metà agosto a metà settembre, avrebbe fornito conferma di una barra uno, che quindi convalida la visione prospettica rialzista per il successivo periodo, individuando un potenziale setup di massimo nel periodo compreso tra metà ottobre e metà novembre.
Viene quindi riconfermato lo scenario rialzista, che l’analisi classica prospettava, facendo leva sulla figura di testa e spalle rialzista delineatasi sui principali indici internazionali.