Tutela del patrimonio: come proteggersi? Parte Seconda

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A cura di Gian Piero Turletti

Autore di

Magic box & PLT

Per Leggere la prima parte dell’Articolo

Prosegue oggi il tema della difesa del patrimonio contro i furti.

Nella precedente puntata abbiamo esaminato i cosiddetti sistemi di difesa fisica, ed oggi vi parlo, invece, di difesa elettronica.

Ma, prima di addentrarci in questo delicato argomento, aggiungo una piccola appendice a quanto detto la volta scorsa.

Qualcuno potrebbe pensare che porte, caveau e casseforti possano bloccare i ladri.

Possiamo dire che questi mezzi servono contro i ladri meno preparati, ma solitamente, se si dispone di casseforti o caveau, è perché i beni protetti sono di notevole valore.

Conseguentemente, un eventuale furto verrebbe tentato quasi sicuramente da ladri professionisti.

E questi ultimi, i ladri professionisti, con un minimo di tempo a disposizione potrebbero sicuramente aver ragione di blindature e casseforti, usando sistemi come fiamma ossidrica, alluminotermite, lancia termica, ed altre tecniche ancora.

Del resto, dovete pensare che per essere fabbricatu, una porte blindata, piuttosto che una cassaforte o un caveau, richiedono la lavorazione ed il taglio anche di spesse lastre di acciaio.

E, quindi, come tali operazioni sono possibili ai costruttori, con tecniche in parte simili, sono possibili anche ai ladri.

Ma entriamo nel vivo dell’argomento di oggi: la difesa elettronica.

Sostanzialmente, riconduce a sistemi che innescano segnali di allarme sonoro, o messaggi in collegamento via radio o telefono, tramite mezzi elettronici.

Il cosiddetto antifurto.

Ma in cosa consiste, essenzialmente, un antifurto elettronico?

In sintesi, è un sistema che si compone di talune componenti, tra loro collegate:

centralina, sensori, output, batteria.

Oppure si tratta di sistemi di videosorveglianza.

I sensori forniscono un segnale che va alla centralina, la quale invia degli ordini ad elementi, come sirena sonora o combinatore telefonico, che invia messaggi via cavo telefonico o via radio (i cosiddetti output).

La batteria garantisce una certa autonomia di funzionamento, nel caso venga meno la corrente elettrica esterna.

Taluni antifurto moderni sono anche in grado di sprigionare del gas nell’ambiente, in modo da ostacolare la visione di eventuali intrusi.

Inoltre, soprattutto tramite collegamenti wi fi, è stata prevista la possibilità di vedere e sentire da distante cosa sta succedendo nell’ambiente protetto.

Ma la prima cosa che dobbiamo domandarci è come siano collegate tra loro le diverse componenti di un sistema antifurto.

Sotto tale profilo possiamo distinguere due essenziali sistemi: collegamenti via radio o tramite cavo.

Nella prossima puntata vedremo pro e contro dei due sistemi, e vi spiegherò perché prediligere, sempre, uno rispetto all’altro.

Alla prossima puntata.