Dax Un Indice brillante

Portofino

Tra gli indici azionari dei mercati occidentali, possiamo notare come il Dax tedesco sia stato sinora uno dei più decisi, nell’intraprendere la via del rialzo, ed applichiamo le tecniche di proiezionidiborsa.com per un esame di medio/lungo.

La forza dell’indice, dovuta anche alla maggior consistenza ed al maggior dinamismo, in Europa, dell’economia tedesca, rispetto a quelle di altri paesi, è comprovata, intanto, dal posizionamento delle quotazioni al di sopra di un fascio di onde wars di medio/lungo termine, a differenza di altri indici, cui abbiamo dedicato altri articoli, come il nostrano FTSE Mib o il francese Cac 40, che invece non hanno superato questo ostacolo

In particolare, l’indice, dopo il bottom del 2009, ha costruito un ampio canale rialzista, che ne inquadra tuttora i corsi.
I principali punti di svolta, nell’ambito di questo trend al rialzo, coincidevano con rilevanti setup di Top or bottom.
Peraltro, occorre sottolineare come, anche sul lungo termine, i principali punti di svolta dei trend pluriennali, abbiano coinciso con setup di Top or bottom.
Basti considerare che, ad esempio, il 1995, il 2003 ed il 2009 sono stati barre omissis, mentre, simmetricamente, il 2000 ed il 2008 hanno rappresentato barre omissis.

Attualmente, la posizione ciclica dell’indice pare inserita in un contesto pluriennale rialzista, e probabilmente il 2011 costituirà solo una tappa intermedia del trend iniziato nel 2009.

Tuttavia, in ottica di medio termine, siamo in prossimità di un importante setup su base annuale, mensile e settimanale, e la conferma, sugli algoritmi TC2 e FEI, di un segnale ribassista, in coincidenza della chiusura settimanale, proietterebbe uno scenario di medio bearish, che candiderebbe l’ultima settimana di gennaio, o la prima di febbraio, quale più probabile setup di bottom.

Su time frame daily, l’inversione al ribasso è già intervenuta dalla fine di dicembre 2010.
Lo scenario ribassista di medio, in caso di conferma, non sarebbe una smentita del trend in corso, salvo un’indicazione in tal senso, confermata su TC2 e FEI su base trimestrale che, al momento, in ottica di lungo termine, appaiono ancora distanti da aree d’inversione di lungo.

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