Ibex 35: ricorrenze cicliche e prospettive di lungo termine

Portofino

Gli indici azionari sono soggetti a ricorrenze cicliche, che spesso ne caratterizzano i movimenti, e che possono consentire di meglio interpretare i trend in corso.

E’ il caso, in ottica di lungo termine, dell’Ibex 35, indice della borsa spagnola.

Le incertezze, legate anche alla possibilità di default del debito sovrano, si sono rispecchiate nei corsi azionari, che hanno costruito, tra il 2009 ed il 2011, una sorta di configurazione non direzionale, a forma sostanzialmente triangolare.
Di qui il dubbio se la relativa rottura avverrà al rialzo oppure al ribasso.

Tale configurazione, in sostanza, è la risultante di due trend di fondo, uno rialzista, che ha costruito minimi crescenti a partire dal marzo 2009, e l’altro ribassista, che ha formato massimi decrescenti, a partire dal massimo del 2007.

Ed ora?

Per definire la futura tendenza, risulta utile vedere le cose da una prospettiva diversa, ed agevolare l’analisi, in ottica di medio/lungo, con il ricorso al time frame trimestrale.

Notiamo, in particolare, rilevanti ricorrenze cicliche da questo punto di vista:
il trend rialzista, dai minimi del 1995 ai massimi del 2000, è durato una ventina di trimestri, e pari numero di barre intercorre, sempre su time frame trimestrale, tra i minimi del 2002 ed i massimi del 2008.
Invece, tra i massimi del 2000 ed i minimi del 2002 sono intercorse 12 barre, ed undici barre tra i massimi del 2008 ed i minimi del 2010.
Tra i massimi del 2007 ed i minimi del 2009 sono invece intercorse sei barre, pari al 50% del predetto intervallo.
Gli intervalli temporali pari al 100% ed al 50% di rilevanti, precedenti intervalli, fanno ritenere individuati importanti setup temporali, probabili punti d’inversione di tendenze primarie, anche nell’ottica della nuova legge della vibrazione.
Tali ricorrenze cicliche fanno propendere, quindi, per uno scenario rialzista dell’indice spagnolo, in ottica di lungo, ed i corsi azionari paiono aver già raggiunto il loro naturale setup di lungo termine d’inversione al rialzo, dopo il mercato ribassista iniziato nel 2007.

Ricerchiamo, quindi, tramite ulteriori tecniche, proprietarie di proiezionidiborsa, una conferma della precedente ipotesi.
Applicando top or bottom su diversi time frame, troviamo i principali punti di svolta dei trend pluriennali in corrispondenza di ben precisi setup di tempo, ad esempio su base annuale.
Applicando top or bottom alla situazione attuale dell’indice, notiamo che, su time frame trimestrale siamo in barra omissis, attualmente rialzista, sino alla chiusura di ieri, su quello semestrale siamo in barra omissis di probabile prosecuzione rialzista, mentre su time frame annuale, siamo su barra omissis, di prosecuzione rialzista, nell’ambito di un trend destinato, con probabilità, come dianzi osservato, ad essere inserito in un contesto destinato a durare ancora diversi anni.
Vi sono, quindi, rilevanti probabilità di una rottura rialzista della configurazione triangolare di medio/lungo.
Sempre importante, ovviamente, attendere segnali di conferma di un ipotizzato scenario, segnali che, per l’indice, riconducono, intanto, ad un’impostazione rialzista di un algoritmo come il TC2, su base mensile e trimestrale.

Altro importante segnale potrà essere dato dalle onde wars.

Notiamo, infatti, come su base mensile, una rilevate resistenza dinamica, costituita da un’onda wars di medio/lungo, abbia intercettato i corsi spagnoli, impedendone l’ulteriore rialzo.
L’onda è stata, infatti, solo parzialmente superata al rialzo dalle barre mensili.
Un evidente segnale in senso rialzista proverrebbe, quindi, dal superamento di tale riferimento resistenziale, qualora su time frame mensile i corsi dell’indice, nella loro estensione tra minimo e massimo, stazionassero integralmente sopra la predetta onda.
Da rilevare, infine, che l’attuale mese è di setup, in quanto barra omissis, unitamente alla settimana che inizia il 24 gennaio.

Un’impostazione rialzista del setup favorirà la fuoriuscita dell’indice dal trading range triangolare, che ne imbriglia ormai da tempo le quotazioni, mentre un’impostazione ribassista rinvierà, con molte probabilità, la ripresa del trend rialzista quanto meno di alcune settimane.

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