La partita del brexit, almeno secondo i bookmaker, sembra chiusa prima ancora di volgere alle battute finali che vedranno impegnati nel cosiddetto “The Great Debate”, in onda questa sera sulla BBC inglese, gli esponenti di spicco delle due fazioni contrapposte.
Intanto i mercati proseguono nella fase di consolidamento e assestamento in recupero dai minimi toccati la scorsa settimana sulla scia di fiducia scaturita dalla probabilità, intorno al 80%, che il Regno Unito voti per rimanere all’interno dell’Unione Europea.
Gli altri appuntamenti di oggi vedono impegnati il presidente della BCE Draghi in un’audizione al Parlamento Europeo e al pronunciamento della Corte Costituzionale tedesca sul piamo OMT della BCE.
Anche il governatore della Federal Reserve Janet Yellen sarà sulla graticola di fronte alla commissione Bancaria del Senato statunitense, banco di prova particolarmente ostico per la composizione a maggioranza repubblicana dopo le elezioni di metà mandato.
Sul fronte commodites prosegue la fase di forza dei metalli industriali e di consolidamento per le commodities energetiche in particolar modo del petrolio con il Brent, il contratto scambiato a Londra, che si attesta a quota 50.25 $/barile, mentre il WTI si ferma a 49.65 $/barile.
Market Movers
02:50 Giappone Pubblicazione verbali riunione politica monetaria BOJ
03:30 Australia Pubblicazione verbali riunione politica monetaria RBA
11:00 Eurozona Economic sentiment ZEW cons. 15.3 prec. 16.8
11:00 Germania Economic sentiment ZEW cons. 4.7 prec. 6.4
15:00 Eurozona Discorso Draghi (BCE)
16:00 Stati Uniti Discorso Yellen (FED)
20:30 Stati Uniti Discorso Powell (FED)
EURUSD
Dopo la prima parte del mese contraddistinta da forte volatilità, la moneta unica si assesta in area 1.1380 nel rapporto con il biglietto verde. L’attesa per la giornata di oggi è concentrata su tre eventi principali: la pubblicazione dei dati ZEW sulla fiducia del comparto economico attesi in deterioramento, oltre al discorso di Draghi e Yellen. Su tutti i fronti la prospettiva è per un lieve arretramento dei livelli attuali della moneta unica in favore di un avanzamento del dollaro statunitense in un miglioramento volto a consolidare l’area attuale tra 1.13 e 1.1350, salvo scostamenti significativi dalle attese degli analisti.
GBPUSD
Sembra ormai chiusa la partita del brexit, almeno a giudicare dal fortissimo recupero della sterlina inglese nel rapporto con il biglietto verde che balza a 1.4730 in apertura dei mercati europei in uno dei movimenti più violenti delle ultime settimane. Il cable è passato infatti dai minimi in area 1.40 fino ai livelli attuali dopo che le aspettative sul voto di giovedì si sono riposizionate significativamente in favore del remaIN.
USDJPY
Il rapporto USDJPY storna significativamente dai minimi in area 103.80 riportandosi in area 104.50 in un movimento che sembra confermare un atteggiamento di consolidamento dell’area laterale descritta ieri tra 103.50 e 104.50. L’andamento delle borse asiatiche ha visto la prosecuzione dei recuperi con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che conferma il verde attestandosi in chiusura a +1.28% con tendenziale assestamento dei mercati europei in attesa delle votazioni di giovedì nel Regno Unito, evento che continua a catalizzare le attenzioni e le apprensioni degli analisti, anche se le prospettive per il mancato divorzio tra Londra e Bruxelles sembrano scontate.