Fib: un ribasso che viene da lontano?

Portofino

Abbiamo indicato, in un articolo di qualche tempo fa, come la memoria storica dei mercati finanziari estrinseca spesso i suoi effetti anche a distanza di molto tempo.
Ne è un chiaro esempio il Fib, cioè il future sull’indice FTSE MIB, il cui recente ribasso è anche legato ad una resistenza dinamica di lungo.

Avevamo sottolineato tale elemento strutturale del ribasso iniziato nel 2007, come retta che intersecava alcuni massimi mensili rilevanti.
Su time frame mensile, notiamo che i massimi di Maggio, Giugno e Luglio 2007 si trovavano in corrispondenza di tale retta, che ha recentemente intersecato anche i mesi di Febbraio e Marzo di quest’anno.

Notiamo a tale proposito il tentativo, non riuscito, di superamento della retta, legato ad un superamento solo parziale da parte delle barre mensili, e da successivo rientro al d isotto della resistenza, almeno al momento.

In quell’articolo di qualche tempo fa, avevamo considerato, su time frame settimanale, la particolare situazione in cui si trovavano i corsi, a contatto con diverse rette di resistenza, quella dianzi individuata, ma anche altre, che individuavano un particolare livello di resistenza dinamica, la settimana del 14 Febbraio, passaggio anche della mediana di un canale rialzista di breve.

La settimana del 14 Febbraio rappresentava peraltro un setup temporale di massimo di un certo rilievo, in base al metodo Top or bottom, e la dinamica settimanale faceva emergere taluni alert di potenziale ribasso.

La barra settimanale, infatti, riusciva solo in parte a superare la resistenza dinamica di lungo ed il FEI settimanale si portava al di sopra della propria media di riferimento.
La situazione si presentava quindi incerta, ma la settimana successiva chiariva la situazione, facendo chiaramente emergere il potenziale ribassista del mercato.
Complice anche una delicata situazione internazionale, la barra settimanale si portava al di sotto del canale rialzista di breve e confermava la tenuta della resistenza dinamica di lungo, con i corsi che rientravano sotto la stessa.

Si evidenziava così una classica barra “omissis” ribassista, secondo il metodo Top or bottom, segnale confermato anche da Fei e TC2 su time frame settimanale.
La settimana in corso non ha fatto altro, al momento, che confermare tale scenario.

Ma scendiamo più nel dettaglio, passando ad esaminare il time frame giornaliero.
A partire dalla settimana del 14 Febbraio, anche il time frame giornaliero ha articolato una dinamica ribassista, in cui rialzi e ribassi si sono avvicendati seguendo il ciclo di Top or bottom, inquadrati all’interno di un canale ribassista, la cui resistenza dinamica interseca i massimi del 17 Febbraio e del primo Marzo.
Nel momento in cui scriviamo appare difficile un’inversione di trend.

Oggi, Venerdì 4 Marzo, è giornata di potenziale massimo, per il metodo Top or bottom, ed i massimi giornalieri di questo Giovedì si sono trovati in corrispondenza dell’incrocio tra la resistenza dinamica di lungo ed il bordo superiore del canale ribassista che sta delimitando l’attuale dinamica.
La barra settimanale assume quindi la classica configurazione di continuazione ribassista, peraltro confermata su TC 2 e Fei settimanale.
Secondo la dinamica delineata da Top or bottom, la fase finale di questo ribasso candida la settimana del 14 Marzo per il bottom esaustivo, salvo automodifiche nella settimana entrante.

In termini di prezzo, un primo rilevante setup viene individuato lungo il bordo inferiore del canale rialzista di medio, in area 21100-21200, area d’interesezione con il supporto dinamico dell’attuale canale ribassista, mentre, in caso di accelerazione ribassista, il successivo bottom temporale si colloca lungo il supporto dinamico di lungo, in area 20300, dove transita anche un’onda wars di medio-lungo termine.

La “parola” agli eventi e ad eventuali auto modifiche del Top or Bottom, che potrebbero portare a uno scenario differente.

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