Future Ftse Mib: rottura del setup spazio temporale

Portofino

La dinamica ribassista, in corso dal mese di Febbraio su FTSE MIB e FIB, rende opportuno fare il punto della situazione sulla possibile evoluzione futura, anche in considerazione dell’accelerazione ribassista, conseguente al tonfo del listino nipponico.
Durante la notte, infatti, sono giunte notizie di un grave peggioramento della crisi nucleare giapponese, tale da coinvolgere ormai diversi reattori, ed il tonfo della borsa nipponica non si è fatto attendere.

I corsi del FTSE MIB, e del relativo future, stavano dirigendosi, in questi giorni, verso l’appuntamento con un importante setup spazio-temporaledi natura supportiva, discriminante di rilievo per le prospettive di medio.
Sul piano temporale, statisticamente verso la metà del mese di marzo si configura un potenziale setup d’inversione rialzista, rafforzato, questa settimana, dalla scadenza di un setup secondo il metodo Top or bottom.
I setup possono essere di continuazione o d’inversione, ed allo stato attuale pare quasi sicura una logica di prosecuzione del ribasso in essere, anche in considerazione della dinamica spaziale dei prezzi.

Il minimo di ieri, infatti, si trovava a poca distanza da un’importante area supportiva di medio, attorno ai 21500 punti del FIB, individuata tramite molteplici tecniche, in quanto punto di convergenza del GMPM settimanale, nonchè livello d’intersezione di un’onda wars di medio e passaggio del bordo inferiore del canale di medio, congiungente i minimi del 30 novembre 2010 e dell’11 gennaio 2011, livello ampiamente rotto al ribasso nel corso della mattinata.

A tale riguardo, è opportuno ricordare che i possibili scenari che si aprono, di fronte a setup di un certo rilievo, come quello dianzi descritto, sono solitamente tre:
tenuta del setup provvisoria, per lasciare quindi spazio alla ripresa del trend corrente;
inversione, da confermare tramite la rottura di livelli, resistenziali nel nostro caso;
mancata tenuta e conferma del trend in corso.

Nel momento in cui scriviamo, pare confermata la terza ipotesi, ma a questo punto, quali sono gli scenari futuri più probabili?

A tale riguardo occorre rilevare che i corsi si trovano ora, dopo lo sfondamento ribassista del precedente setup supportivo, in prossimità di un altro fondamentale livello, l’area 20400/20500 del FIB (future sull’FTSE MIB), punto di passaggio del bordo inferiore del canale di lungo, che inquadra le quotazioni sin da marzo 2009, ed area dove transitano anche supporti dinamici secondo la tecnica delle onde wars.
Ancora una volta, sarà quindi importante osservare con attenzione l’evoluzione dei corsi secondo tre diversi modelli dinamici comportamentali:
una prima ipotesi riconduce ad una possibile riaccumulazione, prima di un’inversione, ed in tal caso, la tenuta dei livelli suppositivi, prima individuati, consiglierebbe la chiusura di eventuali posizioni short.
Una ripartenza rialzista, invece, potrebbe essere un falso segnale, e un’inversione al rialzo del trend si avrebbe solo con la rottura di un particolare livello di resistenza, sopra area 22400-22450, dove si intersecano la resistenza dinamica di lungo, i cui effetti hanno decretato l’inversione ribassista in corso da febbraio, e la resistenza dinamica che rappresenta il bordo superiore del canale ribassista in essere dal 18 febbraio.

Vista anche la particolare valenza di tali livelli, per una piena conferma del trend di medio e lungo termine, potrebbe essere rilevante filtrare l’eventuale rottura della resistenza con un segnale rappresentato da una barra settimanale, quindi un’escursione dei corsi al di sopra del predetto livello in tutta la sua estensione settimanale, dal minimo al massimo.
Un terza ipotesi prevede la continuazione al ribasso, con la rottura del bordo del canale di lungo, circostanza che metterebbe in forse tutto il trend rialzista iniziato a marzo 2009.

Considerando anche la durata media dei trend pluriennali rialzisti, unitamente all’analisi del cicli trentennale, quest’ultima ipotesi pare poco probabile, e comunque la rottura del bordo inferiore necessiterebbe di attente conferme, ancora una volta adottando la tecnica della barra settimanale.

Tra le varie possibili ipotesi, a nostro avviso, lo scenario più probabile riconduce a due distinte fasi:
una prima fase di accumulazione, lungo l’area supportiva dianzi richiamata, probabilmente destinata a prolungarsi sino al periodo compreso tra fine marzo e la prima decade di aprile, ed una successiva ripresa, che potrebbe proiettare positività sino a giugno.
L’eccezionalità delle giornate che stiamo vivendo richiede comunque una particolare attenzione, senza escludere a priori neppure gli scenari al momento considerati meno probabili.

Il Portafoglio del Weekly Report Totalizza + 79,5% da inizio anno!