Doppio scenario per l’Oro di Gian Piero Turletti

ProiezionidiBorsa

A cura di Gian Piero Turletti

Autore di

Magic box

PLT

Riprendiamo la nostra analisi sull’oro, da dove l’avevamo lasciata qualche tempo fa.

Avevamo sottolineato la rilevanza dell’area di resistenza, coincidente con gli attuali massimi di maggio, evidenziando come il trend, sino alla mancata rottura rialzista della stessa, fosse da considerare tuttora al ribasso.

Ma quali sono i target ribassisti di lungo, in caso di ripresa ribassista?

In effetti, questo target non è cambiato e, sin tanto che non interverrà inversione rialzista, resta quello definito dalla tecnica Magic box, usata su time frame mensile, e confermato da un doppio pattern ribassista.

Un primo rilevante pattern si era formato tra il 2011 ed il 2013, e proiettava due fondamentali target, un primo in area 1120/1120 entro gennaio 2015, target effettivamente centrato in prezzo e tempo, ma anche un secondo target, in area 933, mentre i possibili setup temporali relativi a quet’ultimo sono: il primo entro luglio 2016, ed un secondo entro agosto 2017.

Su tale area obiettivo convergono, peraltro, anche ulteriori indicazioni.

Una seconda indicazione, sempre in base al metodo Magic box, legata ad un secondo pattern ribassista, sviluppatosi tra il 2013 ed il 2014, con una configurazione del tutto analoga a quella del primo pattern, proietta un target in area 930 con primo setup entro giugno 2017.

L’aspetto forse ancora più interessante è che sullo stesso setup temporale in coincidenza con la stessa area di prezzo passa anche una primaria trend line rialzista, che ha congiunto i principali minimi mensili tra il 2004 ed il 2005.

Come notiamo, quindi, una pluralità di indicazioni convergono sul seguente target: area 930 per/entro l’estate del 2017.

Sarà così, o l’oro è destinato a ritornare ai passati fasti rialzisti?

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Solo il confermato superamento dell’area di resistenza su cui si sono formato i recenti massimi, potrà dar vita a questo scenario alternativo.

Da sottolineare che si tratta di un’area di resistenza piuttosto ostica da superare, sulla quale convergevano sia una primaria trend line ribassista, congiungente il massimo assoluto di settembre 2011 con il massimo di settembre 2012, sia la resistenza statica, coincidente con il massimo di gennaio 2015.

Come noto, anche considerando certi cicli di forza relativa di lungo termine, ad esempio in relazione al comparto azionario, già oggetto di nostre precedenti analisi, sembra al momento prevalere tuttora lo scenario ribassista.

Non resta che monitorare l’andamento dei corsi e comportarsi di conseguenza.