La giornata che vedrà protagonista la Banca Centrale Europea di Mario Draghi si apre con un cauto ottimismo. Le borse europee, sostenute dall’andamento positivo delle quotazioni petrolifere, continuano a mantenersi positive anche se permane un discreto atteggiamento attendista per il pronunciamento dell’Istituto di Francoforte.
Gli analisti concordano che il messaggio che verrà fornito da Draghi avrà ancora caratteristiche particolarmente accomodanti. Se sul fronte crescita, attualmente, non sono verificate condizioni per parlare né di accelerazione né di decelerazione dei parametri di PIL in Eurozona, il presidente della BCE Mario Draghi potrà comunque contare su una serie di indicatori che descrivono condizioni in miglioramento sia sul fronte occupazionale che sul fronte del credito a imprese e famiglie.
Anche il miglioramento dei mercati azionari di questi giorni stanno creando un sostanziale clima di maggiore fiducia legato principalmente al consolidamento delle quotazioni petrolifere che si sono stabilizzate dopo e nonostante Doha e sulla scia del declino dei dati sulle scorte negli Stati Uniti.
Il Brent scambia in apertura di sessione europea a 45.60 $/barile, mentre il WTI corre oltre i 44.10 $/barile con un sensibile restringimento dello spread che denota un miglioramento delle condizioni per il contratto scambiato a Chicago.
Sempre sul fronte europeo, dopo l’approvazione da parte di istituzioni europee e regolatore nazionale, il fondo Atlante continua a sostenere il comparto bancario italiano e viene guardato con interesse anche da paesi come il Portogallo.
Market Movers
08:45 Francia Fiducia imprese cons. 101.0 prec. 101.0
09:50 Spagna Bilancia commerciale cons. -1.9b prec. -2.39b
10:30 Regno Unito Vendite al dettaglio a/a cons. 4.4% prec. 3.8%
13:45 Eurozona Riunione politica monetaria BCE cons. 0.0% prec. 0.0%
14:30 Eurozona Conferenza stampa Draghi (BCE)
14:30 Stati Uniti Philly FED Manifatturiero cons. 8.9 prec. 12.4
14:30 Stati Uniti Richieste sussidi cons. 263k prec. 253k
16:00 Eurozona Fiducia consumatori prel. cons. -9.5 prec. -9.7
EURUSD
Moneta unica torna in ribasso sotto quota 1.13 attestandosi in apertura dei mercati europei a quota 1.1290 principalmente per il riposizionamento degli operatori su un possibile messaggio accomodante da parte della BCE unitamente al ritorno di segnali di forza negli Stati Uniti che potrebbero portare la FED a confermare la progressione dei rialzi durante il corso del 2016 che gli analisti avevano sottovalutato. La tendenza per la giornata è di una sensibile riduzione della volatilità sia sul fronte valutario che azionario in vista della conclusione della riunione che, se confermasse l’atteggiamento accomodante, potrebbe portare ad un ulteriore indebolimento della moneta unica verso 1.12.
GBPUSD
Sterlina inglese in deciso calo dopo i dati deludenti sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito che mancano clamorosamente i target previsti dagli analisti portando il cable da 1.4350 fino in area 1.43. L’attesa per la giornata di oggi è concentrata sull’esito della riunione di politica monetaria della BCE che potrebbe restituire un messaggio accomodante spingendo il biglietto verde e influenzando ulteriormente il trend ribassista di breve periodo sul cable.
USDJPY
Dopo una sessione asiatica che ha dissipato i dubbi sulla tenuta del mercato azionario a livello globale con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che guadagna il 2.70%, anche lo yen giapponese torna a indebolirsi attestandosi sopra quota 109.50 e consolidando il ritorno dell’appetito al rischio anche in previsione della riunione di politica monetaria della BCE che dovrebbe ritornare un messaggio accomodante indebolendo la moneta unica a favore del biglietto verde e influenzando quindi parzialmente al rialzo il rapporto USDJPY che potrebbe tornare verso quota 110.00.